GROSSETO – “Ci lascia decisamente stupiti ed attoniti la notizia che su Siena città tornerà, per un anno ed in via sperimentale, l’ambulanza medicalizzata in sostituzione di quella infermierizzata” scrivono in una nota i consiglieri del Movimento 5 Stelle Gianluigi Perruzza, Daniela Lembo, Antonella Pisani e Francesca Amore.
“Tutto questo – continuano – apparentemente parrebbe non interessare le sorti del soccorso sanitario nella città di Grosseto, ma se si approfondisce un po’ l’argomento si scoprono dettagli che possono essere utili per fare delle valutazioni. Siena con la sua provincia ha un numero di postazioni medicalizzate nettamente superiore a Grosseto ed Arezzo, dove invece hanno preso campo le ambulanze infermierizzate (India) e, ove non presenti, le ambulanze Blsd (soccorritori) capaci di affrontare i primi momenti dell’evento in attesa del soccorso avanzato. E’ nota da tempo la carenza di medici 118 su Grosseto e provincia, dove tra l’altro le postazioni medicalizzate sono solo quelle di automedica a partenza dagli ospedali sede di Pronto Soccorso, ovvero quelle minime per stare nei limiti del decreto Balduzzi; è nota altresì la carenza di medici di Pronto Soccorso, tanto da ricorrere all’arruolamento di giovani medici da formare, in deroga ai percorsi di formazione universitaria. Risulta quindi assurdo usare i già pochi medici per riaprire l’unica postazione della zona senese che con fatica e resistenze era stata infermierizzata”.
“Il modello India funziona, sono i Presidenti OPI di Grosseto, Siena ed Arezzo, dati alla mano, ad affermarlo: ‘non una criticità, prestazioni in linea con la medicalizzata, mai un evento negativo da giornale’. Per concludere, ci chiediamo dove sia l’uniformità di trattamento per i cittadini dell’area vasta sud est, dato che in base alla provincia dove si risiede, c’è un trattamento diverso. Ci chiediamo perché un modello che ha riscosso successo non possa essere applicato anche nella zona senese, oltretutto con il beneficio di avere a disposizione dei medici dove realmente ce ne è necessità. Esortiamo – concludono i consiglieri pentastellati – il Sindaco Vivarelli Colonna a far sentire la propria voce e quella dei cittadini grossetani presso le opportune sedi, poiché è inaccettabile che all’interno della stessa Azienda Sanitaria ci sia questa differenza di modus operandi”.