GROSSETO – “Il turismo in Toscana rappresenta ormai più del 10% del pil regionale, ma nonostante tutto il turismo rimane concentrato nelle grandi città di cultura e la Maremma Toscana continua ad essere un’area molto bella ma poco promossa e conosciuta” scrive, in una nota, l’associazione Terramare.
“Con l’istituzione degli Ambiti Turistici e dei relativi Osservatori turistici di destinazione – continua la nota -, c’è sicuramente la speranza di mettere sul tavolo proposte concrete di rilancio di un territorio che soffre della mancanza di una rete diffusa di collaborazioni tra enti, associazioni, strutture turistiche e tour operator”.
“Come associazione Terramare, dal 2015 stiamo cercando di costruire un’immagine della Maremma – spiega Maurizio Zaccherotti, presidente associazione Terramare – che va oltre quella classica rappresentata principalmente dal Parco regionale della Maremma e dalle località costiere di pregio. Il nostro obiettivo è quello di mettere assieme i comuni, soprattutto quelli dell’entroterra, per lanciare l’idea di una “Maremma selvaggia” da scoprire attraverso proposte concrete di turismo avventura. In questa idea sicuramente il bacino idrografico del fiume Ombrone rappresenta un elemento naturale di collegamento con le più belle riserve naturali dell’entroterra maremmano. Fino a qualche anno fa l’idea di strutturare il rafting, nella sua forma più soft, in provincia di Grosseto, sembrava qualcosa di lontano così come l’idea di strutturare vere e proprie escursioni in modalità torrentismo e trekking più avventurosi lungo alcuni torrenti spesso sconosciuti. Oggi queste proposte sono diventate realtà ed esiste un turismo che ricerca queste esperienze per conoscere il territorio, anche durante le stagioni meno calde”.
“Non basta più – prosegue Zaccherotti – la buona cucina, la calda accoglienza delle strutture e i panorami mozzafiato della Maremma, oggi serve avventura, divertimento ed esclusività nelle proposte che ovviamente non devono mancare di professionalità per mantenere livelli alti di sicurezza. Ci ispiriamo un po’ al modello Corsica che negli anni abbiamo conosciuto e sperimentato e crediamo che tale modello possa essere proposto anche sul nostro territorio per certi aspetti molto simile”.
Su questa linea sono cominciati gli incontri dell’associazione Terramare con le nuove giunte comunali dei comuni insediatisi a maggio scorso con l’obiettivo di catalizzare idee e mettere assieme proposte per valorizzare in particolar modo i territori interni della provincia di Grosseto. In ballo c’è la realizzazione della Guida sulla navigabilità del fiume Ombrone e valorizzazione degli itinerari trekking della valle del medesimo fiume e affluenti, così come la promozione di luoghi di pregio naturalistico dove poter sviluppare attività turistico-sportive compatibili con l’ambiente.
“Anche questo anno – spiega Zaccherotti – abbiamo messo in cantiere per l’estate tante iniziative per far conoscere alcune perle del nostro territorio poco valorizzate come l’alto corso dell’Albegna ed il torrente Ente che da Castel del Piano scorre verso l’Orcia, proprio sotto Montegiovi nel tempo ha creato un piccolo canyon unico nel suo genere. Domenica 21 luglio torneremo in questo luogo con la manifestazione Vivi Monte Amiata dove chi parteciperà potrà scegliere di esplorare questo angolo naturale attraverso il torrentismo, il trekking oppure la mtb”.
Per il 15 agosto, invece, Terramare propone un’iniziativa unica nel suo genere mai realizzata prima: si tratta di una giornata sul fiume Farma sotto Torniella, dove sarà possibile fare trekking, torrentismo e navigare un bel tratto di fiume con il sup (sand up paddle).