FOLLONICA – È Rosanna Franceschina di Firenze la vincitrice del premio letterario Il Salmastro, edizione 2019. Con il suo racconto “Ancora un altro po’” ha conquistato la giuria e vinto un premio in denaro di 500 euro. Il suo testo è stato giudicato il più meritevole tra gli oltre 170 racconti partecipanti prevenuti da tutta l’Italia.
La premiazione e serata finale dell’ottava edizione del premio letterario, dal filo conduttore “Mi chiamo Eva e questa è la mia storia”, si è svolta sabato sera al Chiostro del teatro Leopolda, una serata del tutto esaurita e condotta dalla madrina del premio, Lucia Stanzani.
Gli intermezzi teatrali, con testi di Giorgio Gaber e Stefano Benni sono stati interpretati da Federico Stefanelli e dalle bravissime attrici della Piccola Compagnia Instabile, riscuotendo molto successo tra il pubblico.
Il premio junior, dedicato agli scrittori più piccoli, invece, è stato aggiudicato dalla classe 3a della scuola media Luca Pacioli con il racconto “Zalika”, a loro va un buono libri da spendere presso la Libreria Chiti” di Follonica.
Ecco i nomi di tutti i quindici finalisti, i cui racconti sono stati pubblicati nella raccolta cartacea dall’omonimo titolo “Mi chiamo Eva e questa è la mia storia”: Rosanna Franceschina di Firenze con “Ancora un altro po’”, Anna Maria Pacciarini di Città di Castello con “Le trame dell’abito”, Valeria Menozzi di Seargius con “Mi chiamo Eva e questa è la mia storia”, Ornella Cornara di Castellazzo con “Caterina, la donna della balma”, Aurora Cantini di Aviatico con “Quel violino che canta ancora”, Felicia Modica di Palermo con “Morte di un albero di natale”, Paola Farina di Olbia con “La casa di paglia”, Liliana Bruchi di Vaglia con “Lucia”, Sabina Bruschi di Montechiarugolo con “Perché sono Eva”, Alessia Burrai di Trieste con “17 anni, 3 mesi e 10 giorni”, Marika Allegrini di Monterotondo con “Peso piuma”, Cristina Di Giorgi di Roma con “Dov’è mia sorella”, Gioaccinto Di Giovanni di Bagheria con “Dal dottore Tinè” e Alessandra Sacco di Celle Ligure con “Chiamatemi Eva”.