RIBOLLA – «In questi giorni lo Spi Cgil di Ribolla ha registrato un crescente malcontento in paese per la mancanza di notizie rispetto alla chiusura dell’ufficio postale. Ribolla è un paese di più di 2.500 abitanti – spiega Giovanni Vannelli, delegato dello Spi Cgil che si occupa dell’Inca – tra cui ci sono molte persone anziane che hanno difficoltà a spostarsi e che fanno affidamento sulla Posta per riscuotere la pensione, effettuare pagamenti e fruire dei tradizionali servizi postali».
«Almeno dal 1 luglio – continua Vannelli – l’ufficio postale è chiuso, per giorni non ha funzionato nemmeno il bancomat, e c’è un cartello che invita a rivolgersi alla sede di Poste italiane di Roccastrada. Sembra che sia ceduto un controsoffitto, ma nessuno ha notizie precise su quel che è successo e su quando riaprirà l’ufficio postale. Soprattutto, nessuno di Poste italiane si è sentito in dovere di dirci qualcosa rispetto ai tempi di riapertura. Intanto disagi e malcontento crescono, anche perché non vediamo nessuna considerazione per i bisogni delle persone, ma percepiamo di essere considerati solo i termini economici».