GROSSETO – Anche l’Ugl entra nel dibattito sui lavoratori del Comune di Grosseto. «Leggiamo con enorme stupore delle denunce, effettuate, in ordine di importanza, dalle sigle sindacali Cgil e Uil, contro l’assessore Giacomo Cerboni del Comune di Grosseto. Un sindacato di spicco che dichiara di avere 5,5 milioni di iscritti tra i lavoratori ma che dimentica tra i suoi numeri i 285 mila iscritti in meno negli ultimi due anni, invece di fare demagogia dovrebbe interrogarsi su questa crescente mancanza di fiducia. Invece di seguire la scia tracciata da un gregario solitario quale è la Uil, per poi sorpassarla all’arrivo e pensare alla gara di tesseramenti e monopoli sindacali che si sgretolano, dovrebbe pensare agli interessi del personale del Comune di Grosseto, che da questa guerra in difesa del castello, ha solo da rimetterci. Non ci ricordiamo alzate di barricate da parte delle suddette sigle sindacali, allorquando in un passato poco remoto, altri rappresentanti politici al Governo di altrettanti enti locali del nostro territorio indicevano riunioni con il personale; allora non si prospettava un comportamento anti-sindacale; già, ma forse allora si sedeva sullo stesso scranno» afferma Giuseppe Dominici segretario Ugl Siena-Grosseto.
«Ci teniamo a sottolineare che in quell’assise l’assessore oltre che invitare tutti i dipendenti dell’Ente, ha anche invitato le Rsu (Rappresentanza Sindacale Unitaria) quale massima espressione sindacale e non risulta che durante la seduta alcun membro abbia di fatto evidenziato “comportamenti anti-sindacali” ed altro. La posizione presa dalle Oo.ss. Cgil e Uil riportata dai media, di fatto non è altro che una “sfiducia” ai propri membri all’interno della Rsu stessa. Rimaniamo poi allibiti da interpellanze effettuate da membri della minoranza, allorquando le stesse Cgil e Uil richiamano la suddivisione tra potere politico e potere dirigenziale. Non ultimo ci preme richiamare la Rsu del comune di Grosseto, che nella giornata del 3 luglio, si è dissociata dalla denuncia presentata dalla Uil. Si preferisce giocare al rialzo invece di tutelare i lavoratori. Non ultimo vorremmo ricordare che nella riunione del 25 giugno incriminata, l’assessore Cerboni ha elogiato il lavoro della Rsu e delle sigle sindacali, al quale si è unito per una conclusione positiva della contrattazione integrativa, se quindi questo è comportamento antisindacale? Auspichiamo, come se lo auspica il sindacato Cisl, che il dialogo torni ad un effettivo interesse dei lavoratori e non ad egemonie di sigla, l’importante è concludere il contratto nel nome della difesa dei lavoratori».