FOLLONICA – «Esisteva una volta la duna costiera, in altre parti del golfo esiste ancora: alla Sterpaia, Carbonifera, spiaggia scarlinese e così via. A Follonica ne rimangono solo tre porzioni, ridotte dal cemento, dall’antropizzazione e mareggiate» afferma Marco Stefanini per l’associazione La Duna.
«Una parte a Senzuno, piccoli lembi a Pratoranieri e poi la scommessa delle precedenti amministrazioni, la duna del Tony’s, distrutta da mareggiate negli anni scorsi, recuperata con interventi di protezione con massi, ricoperta di sabbia e terra che hanno permesso il reinsediamento di vegetazione varia, ha vissuto alterni periodi di interesse».
«Oggi, dopo la mareggiata dell’ottobre scorso, nessun intervento di protezione e tutela è stato messo in atto e tutto sta andando a perdizione: palizzata divelta, vegetazione calpestata, rifiuti sparsi e pini che avevano faticosamente attecchito mostrano i loro rami secchi ai turisti e ai residenti».
«Avevamo proposto di mettere a protezione di quello che rimaneva per favorire l’accumulo della sabbia, i numerosi tronchi spiaggiati ma il suggerimento non venne accolto, probabilmente pensando di mettere in atto un intervento diverso. Niente invece è stato fatto e siamo a luglio… non crediamo che sia possibile fare qualcosa adesso, per ovvi motivi – prosegue La Duna -. Rimane il dispiacere di verificare che questo tratto di litorale, semplicemente, non interessa all’amministrazione perché altrimenti due soldi sarebbero stati stanziati e qualcosa sarebbe stato fatto».