GROSSETO – “La vicenda dei due arresti avvenuti a Follonica nell’ambito dell’inchiesta lombarda sulle false onlus e cooperative per l’accoglienza dei migranti deve essere un monito per un controllo capillare su un mondo che che non sempre è trasparente”. Così il segretario provinciale della Lega Andrea Ulmi commenta la notizia dell’arresto di due indagati in vacanza nella Città del Golfo. “In questo caso è evidente che il nostro territorio rientra nella cronaca casualmente – afferma Ulmi- visto che i due si trovavano qui in vacanza, però la questione è di grande attualità ed è opportuno tenere la guardia alta anche sul nostro territorio”. Ulmi detta la linea della Lega.
“Come partito sosteniamo la politica del Ministro Salvini e riteniamo adeguati gli strumenti dei due decreti sicurezza – afferma il segretario- Così come non ci convincono molte delle ong che operano nel Mediterraneo. Sui migranti, e anche la recente inchiesta lombarda lo dimostra, si è aperto un business che, spesso, coinvolge anche la malavita. La sensazione è che l’azione del Governo e la stretta che Salvini sta mettendo, ripagata dal voto degli italiani, crei più di un problema a chi lucra su queste persone”.
Ulmi ribadisce la posizione leghista che è anche quella del partito a Grosseto. “Noi riconosciamo che tra i migranti ci sono persone che scappano dalle guerre – afferma il segretario- ed a quelle apriamo le porte, ma riteniamo che siano una stretta minoranza rispetto a chi giunge da clandestino o non ha diritto di rimanere. Diverso è invece il caso dei ‘regolari’. Anche a Grosseto ed in provincia ci sono molti stranieri che qui lavorano e pagano le tasse, tutti muniti di permessi di soggiorno. Credo che questi percepiscano l’Italia come una democrazia e non come quel luogo governato da ‘razzisti e fascisti’ come da sinistra lo si vorrebbe dipingere. Per chi delinque, e non ha titolo per stare in Italia, riteniamo che la legge debba essere rigida e non interpretabile tutelando i cittadini, garantendo la certezza della pena e prevedendo la successiva espulsione dal territorio nazionale. Diciamo -prosegue Ulmi- anche basta ai nuovi schiavismi che alimentano il caporalato e lo sfruttamento nelle nostre campagne o l’abusivismo nel commercio. Tutto ciò in danno agli italiani, ai commercianti ed agli imprenditori che operano nella legalità e in favore dei quali combattiamo localmente ed a livello nazionale, con risultati evidenti nei comuni maremmani in cui amministriamo”.
Un ultimo appello il segretario del Carroccio lo rivolge all’Europa. “Non può continuare ad essere la grande assente sul fronte dei migranti – conclude Ulmi – e continuare a trattare l’Italia come il ‘discolo della casa europea’, senza prendere atto che l’invasione dei nostri confini nazionali equivale all’invasione dei confini meridionali della stessa Europa”.