MONTE ARGENTARIO – «Un’estate che si annuncia già sold out per Monte Argentario» questo l’annuncio fatto dal sindaco, Franco Borghini, che risponde alle critiche di chi lo accusa di aver trasformato il promontorio in un paese per vecchi.
«Abbiamo dato un taglio politico diverso al turismo – chiarisce Borghini – abbiamo scelto di puntare su un turismo qualificato. Questa scelta ci ha premiati, siamo infatti l’unico Comune della costa a poter vantare presenze in crescita nel 2018. Non solo, ho personalmente ricevuto i complimenti e l’apprezzamento degli esercenti di Porto Santo Stefano che con le nuove regole sul rumore hanno potuto lavorare di più e meglio».
«Quando ci siamo insediati – prosegue il primo cittadino – abbiamo ereditato gravi inadempienze per quanto riguarda il regolamento contro i rumori a cui abbiamo dovuto far fronte: le serate che possono sforare i decibell consentiti sono soltanto 10 e vanno divise tra Porto Santo Stefano e Porto Ercole».
Anche l’assessore al turismo, Francesca Ballini, difende il proprio operato: «La promozione del turismo nautico – spiega – è cresciuta tantissimo grazie al progetto PortArgentario e per quanto concerne gli eventi non ho cancellato niente, come amministrazione abbiamo scelto di far crescere la qualità di alcune manifestazioni quali il festival Pop Corn, tra i giudici quest’anno Isabella Ferrari e Raffaella Carrà, e l’Hip Hop award. Abbiamo inoltre creato eventi di qualità: già dopodomani, il 5 giugno arriveranno in piazza dei rioni gli Earth Wind & Fire con uno spettacolo gratuito e il Sea Land si trasforma in un concerto con due artisti molto apprezzati dai giovani, Shade e Junior Cally, e poi la notte proseguirà con dj set».
Alzare la qualità degli eventi, questo l’intento dell’amministrazione: «Non solo intrattenimento e di qualità – conclude il sindaco Borghini – ma in un anno abbiamo organizzato anche dibattiti culturalmente elevati che proseguiranno sabato 6 giugno nella sala del consiglio comunale: avremo ospiti Giorgio La Malfa e Giuliano Amato che animeranno un dibattito sulle politiche economiche keynesiane».