GROSSETO – Sottoscritto il protocollo di intesa per la prevenzione della criminalità ai danni delle banche e della clientela in provincia di Grosseto. Il documento è stato siglato dal prefetto di Grosseto, Cinzia Torraco, dal coordinatore di Ossif-Centro di ricerca dell’Abi sulla sicurezza anticrimine, Marco Iaconis, e dai rappresentanti degli sportelli bancari ubicati in ambito provinciale che hanno aderito all’iniziativa. Presenti il vicequestore vicario Rosa Angelo, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Carlo Bellotti, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Antonio Del Gaizo.
Il Protocollo rinnova le intese già operative dal 14 luglio 2008, integrandole con importanti novità. L’Associazione bancaria italiana, alla luce dei positivi risultati finora prodotti dal Protocollo vigente e nella profonda convinzione che la collaborazione con le autorità preposte alla sicurezza e l’ordine pubblico possa essere ulteriormente sviluppata, anche per il rafforzamento della sicurezza del Paese, ha ritenuto di estendere l’ambito di applicazione del Protocollo d’Intesa Abi-Banche-Prefetture per regolamentare -oltre la prevenzione di rapine, furti e attacchi multivettoriali (cyber physical security)- anche la prevenzione delle truffe alla clientela, degli atti vandalici e terroristici, nonché delle aggressioni al personale non a scopo predatorio.
Prevenzione truffe: le banche si impegnano a contribuire alla prevenzione delle truffe ai danni della popolazione di età più avanzata, ovvero con educazione finanziaria contenuta. Tali attività di prevenzione potranno riguardare: consigli generali per evitare l’esposizione al rischio truffe, numeri di soccorso utili per una reazione immediata, attento monitoraggio delle truffe per individuare le buone pratiche da condividere ed estendere nei diversi ambiti territoriali.
Prevenzione attacchi vandalici e terroristici: le banche si impegnano a censire le notizie relative agli atti vandalici e terroristici ai danni delle proprie dipendenze. Ossif provvederà ad acquisire i dati presso le diverse fonti di raccolta, per effettuare analisi che verranno messe a disposizione delle Forze dell’ordine. Le banche si impegnano altresì ad informare e/o formare il proprio personale sulle cautele da adottare.
Prevenzione aggressioni al personale (non a scopo predatorio): le banche si impegnano a censire gli atti di aggressione al personale delle proprie dipendenze, (non inerenti la commissione di reati a scopo predatorio, come le rapine) oltre ad informare e/o formare il proprio personale sulle cautele da adottare.
In linea con analoghe iniziative già avviate a livello provinciale sul piano della sicurezza integrata, il Protocollo ha inoltre l’obiettivo di rafforzare il rapporto di collaborazione tra Istituti di Credito, Prefettura e Forze dell’ordine circa gli aspetti di prevenzione e repressione dei reati a danno degli Istituti di Credito.