GROSSETO – Arriverà in Maremma una fetta delle risorse messe a disposizione dal Piano nazionale degli interventi nel settore idrico – sezione invasi. A conquistarla è stato il Consorzio 6 Toscana Sud che ha saputo posizionare nella hit delle priorità, stilata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ben 2 dei 57 interventi ammessi al finanziamento di cui 5 in Toscana.
La notizia è arrivata con la Gazzetta ufficiale n. 148 del 26 giugno e la pubblicazione del decreto assunto dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
Al CB6 sono stati riconosciuti 600.000 euro per dare il via al percorso di progettazione di due invasi mutifunzionali sul torrente Gretano e sul torrente Lanzo, affluenti dell’Ombrone.
Si tratta di opere considerate strategiche per difendere l’area dalle inondazioni. Ma non solo. Le soluzioni, candidate dal Consorzio, infatti, hanno la capacità di coniugare la laminazione delle piene del fiume con altre funzioni utili: irrigue, antincendio, produzione di energia idroelettrica e volendo uso idropotabile. In più presentano un innegabile valore ambientale: lo stoccaggio della risorsa idrica (3 milioni di mc sul Gretano, di 6 sul Lanzo) potrebbe infatti assicurare una quantità d’acqua sufficiente (il deflusso minimo vitale, per dirla in modo più tecnico) per la sopravvivenza della fauna ittica nei periodi di siccità, e, di conseguenza, contribuire a conservare, a valle degli sbarramenti, un corso d’acqua più vivo anche nella stagione estiva.
Le qualificate professionalità presenti all’interno del Consorzio insomma hanno messo a segno un altro importante risultato: l’ente è così riuscito ad ottenere risorse da investire nella progettazione di opere ideate per garantire al territorio il miglioramento della sicurezza idraulica e una riserva di risorsa idrica sufficiente per fronteggiare gli ormai accertati mutamenti climatici.
“Si tratta di interventi che, pur avendo un impatto contenuto dal punto di vista strutturale, rivestono un ruolo determinante per il contenimento delle piene dell’Ombrone”, spiega l’ingegner Roberto Tasselli, responsabile del settore.
“E’ fondamentale creare infrastrutture ad usi plurimi che si possono integrare per rispondere alle necessità del territorio”, commenta il Presidente del Consorzio Fabio Bellacchi. “Il nostro ente da anni è impegnato nella ricerca dei finanziamenti necessari per dare forma a questi progetti, che spesso richiedono investimenti importanti. Per realizzare gli invasi sul Gretano e sul Lanzo, per esempio, occorrono 47 milioni di euro, 25 per il primo, 22 per il secondo. La stessa fase di progettazione è costosa e complessa e il Consorzio, con le sue risorse, non sarebbe in grado di sostenerla. Il Piano nazionale Invasi è quindi una importante opportunità che non ci siamo lasciati sfuggire”.
Una volta completati gli adempimenti burocratici, quindi, via libera alla stesura dei progetti per la creazione degli sbarramenti sul torrente Gretano, alla confluenza con il Fosso Seguentina, in loc. Poggio Martino tra Roccastrada e Civitella Paganico, e sul Lanzo. Ma l’obiettivo del Consorzio è più ambizioso: conquistare anche il finanziamento degli step successivi, approfittando del fatto che il piano nazionale varato da MIT ha un orizzonte temporale di dieci anni.