ROCCASTRADA – «Il Comune di Roccastrada, nel condividere le osservazioni e le preoccupazioni espresse da vari soggetti del territorio sulla vicenda legata al “cosiddetto” taglio del bosco in Val di Farma, in attesa di una specifica discussione in sede di Consiglio comunale il prossimo 25 giugno, si fa portavoce della richiesta di chiarimenti su quanto avvenuto» scrive, in una nota, l’amministrazione comunale.
«Le preoccupazioni delle associazioni e dell’opposizione consiliare sono anche nostre – queste le parole del sindaco Francesco Limatola -. Sin da subito ci siamo attivati presso gli enti competenti per vedere le “carte” e per capire se quanto fatto sia in regola con le norme ed i regolamenti; non solo, ma anche per cercare di capire se le eventuali problematiche sollevate siano prevenibili in futuro e, nel caso specifico, se sia il caso di valutare possibili interventi compensativi a vantaggio della Riserva Naturale».
«Questo tipo di interventi – continua la nota dell’amministrazione -, contemplati nel Piano di Gestione Forestale vigente che è stato approvato insieme alle valutazioni ambientali previste dalla Legge per i siti di Natura 2000 (SIC, RR.NN.), la cui gestione è di competenza regionale, sono in regola con le norme e vengono autorizzati dall’Unione dei Comuni delle Colline Metallifere su delega della Regione Toscana. Il taglio in oggetto ha interessato circa 28 ettari di fustaia di pino marittimo con sottostante sottobosco di macchia mediterranea, ed è stato finalizzato al miglioramento delle condizioni di vegetazione delle piante di sughera ivi presenti, che soffrono la concorrenza delle specie della macchia mediterranea e dei pini, peraltro questi ultimi in parte morti in piedi. Altri due ettari sono stati sottoposti a taglio ceduo con lo scopo del ripristino di un sano castagneto da frutto. L’obiettivo dell’intervento (così dicono le autorizzazioni) è quello di realizzare azioni per il miglioramento dei boschi e la prevenzione degli incendi, favorendo nel contempo lo sviluppo della pianta della sughera, che notoriamente è specie più resistente al passaggio del fuoco, e di altre latifoglie a discapito di specie come il pino marittimo e dei castagneti ormai secchi, molto più soggetti a problemi legati all’incendio».
«Dobbiamo purtroppo constatare – prosegue il sindaco Limatola – come le operazioni di taglio effettuate abbiano mostrato diverse problematiche, tra cui la principale legata alla scelta del periodo per effettuarle che non è quello più adatto per la fauna la quale, da aprile a agosto, non dovrebbe essere “disturbata”. Le macchine utilizzate, inoltre, hanno dimensioni che contrastano con la fragilità ecologica del luogo, in particolar modo dopo le ingenti piogge che ci sono state in primavera, (le cui acque di dilavamento sarebbe stato opportuno regimare anche durante i lavori). Il taglio dei pini più grandi, inoltre, ha causato danni correlati in quanto nella caduta al suolo, e durante le operazioni di esbosco, è stato danneggiato il sottobosco per molti metri quadrati. Danni che forse potevano essere evitati – prosegue il Sindaco – facendo piccoli interventi distribuiti sull’intera superficie boscata (con interventi mirati e distribuiti su una superficie complessiva di 100 ettari)».
«In questo quadro, il Comune di Roccastrada ritiene che occorra valutare e attuare alcune azioni compensative a vantaggio della Riserva Naturale come per esempio la messa a dimora di un congruo numero di giovani sughere o altri interventi finalizzati al recupero dell’area naturalistica. Nel futuro dovremo, come richiesto da più parti, per prevenire ed evitare tali gravi situazioni, aprire un Tavolo Partecipato sui piani di gestione e sulla loro attuazione aperto a tutti gli attori del bosco nei siti di Natura 2000 (SIC RR.NN.), rendendo possibile ai cittadini (come associazioni, comitati ecc.) la possibilità di intervenire e confrontarsi preventivamente su questi temi, seguendo un percorso decisionale condiviso e garantendo un’adeguata informazione competente. Il Comune di Roccastrada – conclude la nota – crede fermamente nella tutela e nella valorizzazione dell’ambiente e delle Riserve Naturali che rappresentano i principali monumenti e le opere d’arte viventi sul territorio. L’argomento sarà oggetto di una opportuna discussione in sede di Consiglio comunale già previsto per il prossimo 25 giugno».