FOLLONICA – Il centrodestra ha deciso. Gli ultimi dubbi se ne sono andati via giovedì sera quando durante la riunione di coalizione è stato deciso di presentare ricorso al tribunale amministrativo della Toscana contro l’atto che ha certificato i risultati elettorali e cioè la proclamazione degli eletti. Una decisione che era nell’aria ormai da tempo e che è stata formalizzata proprio durante la riunione degli esponenti di centrodestra.
Come già annunciato nei giorni scorsi a sostenere questa iniziativa legale saranno la Lega, Forza Italia e il gruppo legata alla Lista Di Giacinto, mentre rimane contraria al ricorso l’altra forza politica del centrodestra, Fratelli d’Italia. Il ricorso sarà depositato tra qualche giorno. «I legali – spiega Massimo Di Giacinto – hanno già individuato il percorso giuridico sa seguire e appena depositato al Tar faremo una conferenza stampa in cui spiegheremo quali sono le motivazioni per cui abbiamo scelto di intraprendere questa strada. Con Fratelli d’Italia non c’è nessun problema a livello politico. Andiamo d’accordo su tutto tranne che su sull’opportunità di presentare ricorso. Auspichiamo che Fratelli d’Italia possa rivedere la sua posizione nei prossimi giorni».
Le spese legali del ricorso saranno pagate direttamente dagli esponenti di centrodestra che hanno deciso di presentarlo. «Lo dobbiamo agli elettori che ci hanno votato per una questione di giustizia. Vogliamo essere sicuri e non lasciare nulla di intentato».
Il ricorso dovrà essere depositato entro il prossimo 27 giugno. Sui tempi della decisione dei giudici del Tar ancora non c’è certezza. L’eventuale decisione sull’ammissibilità del ricorso e successivamente sul merito delle richieste del centrodestra che chiede di poter votare per il ballottaggio visto che, secondo la posizione dei ricorrenti Andrea Benini non avrebbe conquistato il 50% più uno dei voti validi, arriverebbe sicuramente dopo l’estate. In Italia non ci sarebbero precedenti di questo tipo quindi la decisione dei giudici è destinata anche diventare un caso di riferimento per la giurisprudenza.