SCARLINO – «Il giudice ha ritenuto la causa matura per la decisione» lo afferma l’avocato Roberto Fazzi, che assiste 90 cittadini nella class action contro l’inceneritore di Scarlino. L’udienza per le conclusioni è stata infatti fissata per il 23 luglio prossimo «accogliendo le nostre istanze e disattendendo quelle di Scarlino Energia».
Il giudice ha chiuso l’istruttoria della causa «il 15 febbraio scorso senza necessità di ulteriori approfondimenti sulla perizia e che si conclude con il giudizio di insostenibilità ambientale e sanitaria dell’inceneritore per la Piana di Scarlino».
Scarlino Energia aveva criticato tutti e dieci i punti conclusivi della perizia, ed aveva chiesto ulteriori chiarimenti. «Ma il giudice ha ritenuto che non fosse necessaria alcuna ulteriore perizia. Si avvia dunque a conclusione un contenzioso civile che si protrae ormai da sei anni (luglio 2013) e che ha visto le parti impegnate in numerosi tavoli tecnici, dovuti alla necessità di approfondite problematiche tecniche complesse e mai affrontate prima».
«I risultati di questo grande lavoro – prosegue l’avvocato Fazzi – sono stati presentati a coloro che erano chiamati a prendere decisioni importanti in materia di gestione del ciclo dei rifiuti e al Consiglio regionale».