ROCCASTRADA – «Quali sono le azioni che il Comune intende mettere in campo di fronte ad interventi impattanti sul taglio del bosco come quello della Val di Farma, visto che stiamo parlando di un sito di importanza comunitaria?». Lo domanda, in un’interrogazione, il gruppo consiliare “Un Futuro per Tutti” dopo le polemiche dei giorni scorsi sull’intervento di disboscamento di una superficie di circa trenta ettari.
«Da quanto abbiamo appreso – affermano il capogruppo Ulderico Brogi ed i consiglieri Paolo Pazzagli e Lorenzo Piras, quest’ultimo primo firmatario dell’interrogazione -, l’intervento era stato autorizzato, dunque non contestiamo la legittimità dello stesso, anche perché ci risulta che molte di queste fossero piante di pino da tempo malate. Di fronte al grido di allarme lanciato dalle associazioni ambientaliste e dal mondo scientifico in un’area caratterizzata da una ricca biodiversità, ma anche di fronte ad un utilizzo di mezzi pesanti all’interno del bosco il cui impatto su una zona così delicata è evidente, abbiamo deciso di chiedere lumi e, possibilmente, una presa di posizione forte al sindaco ed alla giunta”.
«Di fronte ad interventi di questa portata – affermano i consiglieri -, e di fronte anche ad una serie di valutazioni contrastati provenienti dal mondo scientifico, crediamo che un Comune abbia il dovere di essere informato, se non lo fosse già stato, ma anche di metterne al corrente i cittadini. Per questo chiediamo al sindaco se sapesse preventivamente di questo taglio, effettuato a nostro parere con mezzi non idonei per un’area così delicata e nella scelta del periodo dell’intervento. Una scelta che a nostro parere non è stata delle migliori. Vista dunque l’eco mediatica della vicenda e vista la delicatezza della materia, chiediamo al primo cittadino e alla giunta se intendano comunque intervenire per far conciliare l’attività del taglio con il delicato ecosistema della Val di Farma, magari limitando, laddove possibile, anche l’utilizzo di mezzi così pesanti che, ci risulta, già di per sé siano decisamente impattanti, sopratutto per il sottobosco».
«Nel futuro – concludono Brogi, Pazzagli e Piras – ci piacerebbe che i cittadini fossero messi a conoscenza dagli enti preposti, come l’Unione dei Comuni o la Regione, per questo chiediamo all’amministrazione comunale la massima attenzione su questo tema, sopratutto in queste zone così preziose e delicate, che rappresentano un bene prezioso per tutta la collettività locale e la Maremma. Da parte nostra siamo pronti a far intervenire a sostegno di qualsiasi iniziativa a tutela di un bene naturale così prezioso i nostri parlamentari, consiglieri regionali e provinciali di riferimento”.