GROSSETO – Stipendi troppo bassi, turni di riposo saltati, straordinari non pagati e una stagione sempre più corta. Sarebbero questi i motivi che allontanano i lavoratori dagli impieghi nel turismo per la stagione estiva secondo la Cisl.
«Dai nostri dati il reddito di cittadinanza influisce solo in minima parte – afferma Alessandro Gualtieri della Cisl – le problematiche sono altre. Sono convinto se a qualcuno venisse proposto un lavoro serio non avrebbe difficoltà ad accettare. Purtroppo troppo spesso i datori di lavoro offrono lavori part time con orari full time e straordinari non pagati. A questo si aggiunge una stagione che,m anche per motivi climatici, è sempre più corta come dimostra quest’anno, comprimendo i mesi di lavoro, e una Naspi che tutela molto meno rispetto alla vecchia disoccupazione».
Insomma, secondo Gualtieri, il reddito di cittadinanza influisce solo in minima parte nella difficoltà a trovare dipendenti per la stagione estiva. «Servirebbe un accordo, anche tra le associazioni di categoria e il sindacato, e di impegnarci tutti, anche a livello istituzionale, perché la destagionalizzazione diventi un’opportunità concreta. Anche organizzando eventi e manifestazioni: non sarebbe male riattivare il gran premio di golf della Maremma, abbiamo quattro campi da golf, il percorso si è bloccato con la provincia, riattiviamolo, puntiamo sul turismo sportivo, sulle mountain bike, ma anche sulle bici elettriche, sono un altro pubblico, ma ci sono città che stanno organizzando eventi anche per questo tipo di turismo».
«Insomma, quello nel trurimo non può essere un lavoro che dura due mesi o forse meno, deve essere un’opportunità concreta con cui vivere, e chi cerca personale deve pagare in maniera adeguata» conclude Gualtieri.