CAPALBIO – La Regione Toscana firmerà presto il Patto per la lettura.
«La firma del Patto per la lettura della Regione Toscana darà più forza al ‘Patto di Capalbio per la lettura’ ed in particolare alla riapertura della nuova biblioteca di Capalbio – ha commentato Andrea Zagami, presidente dell’associazione “Il piacere di leggere” e del festival di Capalbio Libri -. Questa sensibilità istituzionale verso la promozione dei libri e della lettura sul territorio trova finalmente il giusto riconoscimento in Toscana anche a livello regionale. Sono certo che il nuovo clima istituzionale di Capalbio con l’elezione a sindaco di Settimio Bianciardi e della nuova Giunta con il vice sindaco Giuseppe Ranieri e gli assessori Gianfranco Chelini, Patrizia Puccini e Marzia Stefani favorirà un’accelerazione per la riapertura della biblioteca comunale. È già stata indetta una riunione del gruppo di lavoro per la riapertura della biblioteca, di cui fa già parte l’assessore Puccini in qualità di dirigente dell’Istituto comprensivo ‘Pietro Aldi’ di Capalbio-Manciano, il prossimo mercoledì 19 giugno. Ed inviteremo al più presto la nuova Giunta del Comune di Capalbio ad un incontro per pianificare i prossimi passi per assicurare la piena operatività della biblioteca”.
Il Patto per la lettura è uno strumento di governance delle politiche di promozione del libro e della lettura adottato dal Cepell (Centro per il Libro e la Lettura) e proposto a istituzioni pubbliche e soggetti privati che individuano nella lettura una risorsa strategica su cui investire e un valore sociale da sostenere attraverso un’azione coordinata e congiunta tra i diversi protagonisti presenti sul territorio.
«Un patto regionale per la lettura – continua Zagami – può essere uno strumento importante per mettere in rete e dare il giusto rilievo alle tante realtà che si occupano di promuovere l’amore per i libri e per la lettura su tutto il territorio regionale toscano. Un’alleanza con tutti i soggetti della filiera del libro per fare in modo che la lettura diventi un’abitudine sociale quotidiana».