GROSSETO – Dopo il successo dello scorso anno, torna a Grosseto negli spazi delle Mura Medicee, presso il bastione del Mulino a Vento (Cinghialino) in pieno centro, lo Streetfood Village con il cibo di strada più famoso e amato d’Italia, quello con la tendina, nell’evento promosso dall’Associazione nazionale Streetfood. «L’anno scorso abbiamo chiuso l’estate grossetana invitati dal sindaco di Grosseto per dare visibilità a questo spazio meraviglioso del centro storico – commenta il presidente dell’Associazione Streetfood, Massimiliano Ricciarini – abbiamo dimostrato come si può unire la tradizione gastronomica alla cultura e alla bellezza di un posto del genere e quest’anno torniamo in questa città con un evento per aprire l’estate senza far mancare sorprese». Dalle ore 17 del venerdì e dalle 11 di sabato e domenica, fino alle 24 della sera saranno i sapori del cibo di strada, una tradizione millenaria che l’associazione nata in Toscana undici anni fa sta portando in giro per l’Italia e per il mondo con l’obiettivo di far conoscere la vera qualità e la vera storia di ogni prodotto proveniente da tante regioni italiane e da alcune zone del mondo.
Il programma della tre giorni e il menu di strada – Si parte il venerdì con Il dj set capitanato dallo stragettonato Marco Mancini Dj: dalle ore 18 si parte con musica lounge per crescere sempre di più e divertirsi fino a tarda sera. Il sabato sarà invece la volta della musica pop e rock anni ’80 interpretata da Bad Hut. Tutto questo farà da sfondo alle delizia di strada presenti provenienti dall’Italia e dal mondo. A partire da: Olive all’ascolana, specialità di carne con cottura stile Barbecue all’americana, Fagotto del Chianti e Lampredotto da Firenze, Cuzzetiello partenopeo e panini gourmet a base di pesce e carne e vegano dalla Versilia. Ma l’elenco delle specialità prevede una scelta anche di specialità dal Mediterraneo al Nuovo Mondo e America Latina: Paella Valenciana e Sangria dalla Spagna, Asado, costine e Angus con cottura a riverbero tradizionali argentini, Arepas del Venezuela a base di mais per soddisfare anche intolleranze o allergie al glutine e infine cocktail Mojito e Hamburgeria cubana. Il tutto è accompagnato da una scelta di birre artigianali decisamente a “Km Zero” visto che provengono da Arcidosso nell’Amiata Grossetana.
Cibo di strada come cultura: le attività per i più piccoli e per le mamme. Baby Pit Stop è lo spazio allattamento mamme, ma anche un punto info su pannolini lavabili e baby wearing (vestizione neonati e fasciatura) che anche a Grosseto, durante l’evento, sabato 15 e domenica 16 giugno, sarà presente con Lucia Nardi di “Un’Ostetrica per te” che accoglierà mamme e bimbi per offrire un servizio unico nel suo genere. così anche i piccoli avranno modo di gustare il loro “street food” preferito: il latte materno. Nello stesso spazio sarà possibile imparare a usare le fasce per il trasporto di neonati e l’uso di pannolini lavabili per risparmio e rispetto per l’ambiente.
Gli ineguagliabili numeri di Streetfood. Oggi, dopo undici anni di attività, l’Associazione può vantare numeri importanti per il settore. A partire dagli eventi che negli anni hanno toccato oltre 120 città italiane, portando in degustazione centinaia di cibi di strada italiani e non solo, raggiungendo, si stimano, circa 6,5 milioni di appassionati negli oltre 430 eventi messi in piedi. A questi eventi vanno aggiunti, oltre alla somministrazione di cibi “certificati”, anche attività culturali collaterali, come le visite guidate ai centri storici delle città che hanno ospitato i cosiddetti “Streetfood Village”, ma anche convegni, seminari e master di approfondimento. Oltre a questo sono decine le tesi di laurea alla quali l’associazione ha contribuito, centinaia i professionisti aiutati a entrare in questo settore partendo da zero.