GROSSETO – Questa mattina, nel solone della Cgil Calogero Cangialosi, la comunità pachistana di Grosseto ha celebrato la festa di “Eyd Al Fatar Mubarak”, pone fine al periodo di Ramadan.
«Questo – spiega Pierpaolo Micci, segretario della Flai Cgil e delegato ai temi dell’immigrazione – è il secondo anno che ospitiamo presso la nostra sala la comunità pachistana che celebra la festa di “Eyd Al Fatar Mubarak”, a conclusione del periodo del Ramadan. Lo facciamo a seguito dei contatti presi a suo tempo in sede di Tavolo interreligioso provinciale, perché siamo convinti del fatto che come sindacato per tutelare i lavoratori dobbiamo anche farci carico di occasioni d’integrazione culturale. E la festa conclusiva del Ramadan è senza dubbio un’occasione propizia per costruire ponti e conoscersi. Fra l’altro – conclude Micci – come Cgil abbiamo un ufficio dedicato alle politiche per l’immigrazione e presto ne potenzieremo l’attività, destinandogli una ragazza di origine marocchina che se ne occuperà in modo stabile».
«La comunità pachistana – ha scritto il suo responsabile Hassan Sassad – ringrazia il lavoro della Flai-Cgil di Grosseto per la disponibilità dimostrata in occasione della fine del Ramadan. L’evento ha interessato 200 osservanti di tutta la provincia di Grosseto. Il messaggio d’integrazione e d’inclusività parte da questi piccoli gesti concreti e quotidiani, che sensibilizzano l’opinione pubblica, i quali si contrappongono al razzismo e alla paura nei confronti dello straniero. Ci auguriamo – ha concluso Sassad nella lettera all’indirizzo della Flai – che con l’aiuto della Cgil questo percorso sia solo un punto di partenza, per favorire l’integrazione e la conoscenza fra le diverse culture».
«Questa mattina – aggiunge Paolo Rossi, membro della segreteria della Flai – qui al salone in tre ore, dalle 5 alle 8, sono passate 200 persone, ma la comunità pachistana in provincia di Grosseto è costituita da oltre 500. Nella gran parte si tratta di lavoratori impiegati in aziende o cooperative agricole, che svolgono un ruolo significativo nell’economia agricola del nostro territorio. Occupandosi di lavorazioni determinanti nel ciclo produttivo di vite, olivo e altre colture tipiche del nostro territorio».