GROSSETO – “La sentenza della Corte Costituzionale sulla restituzione delle deleghe ambientali dalla Regione Toscana alle Province è significativa e sancisce, ancora di più, quanto sia stata deleteria la Legge Del Rio e la sua applicazione deviata da parte della Regione Toscana” così il deputato della Lega, Mario Lolini, interviene per commentare la decisione della Corte Costituzionale che si è pronunciata dopo il ricorso della Provincia di Grosseto.
“L’azione della Provincia di Grosseto sotto la spinta del presidente Vivarelli Colonna che ha attivato la Corte – afferma Lolini- è stata fondamentale, adesso attendiamo l’iter regionale che, a questo punto, dovrà ottemperare a quanto stabilito dai giudici costituzionali restituendo ai territori locali anche le necessarie risorse finanziarie che ha avocato a sé. Nel frattempo anche a livello politico è importante dare sostegno a quanto la Corte ha deciso e di ripensare quella che è stata una riforma, evidentemente deleteria, voluta dal Governo Renzi”.
Lolini prende dunque l’impegno a farsi promotore con il Governo. “Il tema ambiente è fondamentale – afferma l’onorevole- anche perché raccoglie in sé anche quello delicato del ciclo di smaltimento dei rifuti. In base al pronunciamento è necessario che si intervenga ed io mi sto già interessando con il Governo per arrivare ad una soluzione della problematica. La Corte Costituzionale è stata chiara e questo ci permette di guardare già avanti per garantire che la Regione trasferisca di nuovo le competenze ed anche le risorse. Vista la delicatezza del tema ed anche l’impatto, a mio giudizio positivo, che questa sentenza può avere sugli enti locali e sulle imprese ritengo che sia opportuna la nomina di un commissario ad acta come richiesto dal presidente Vivarelli Colonna. Sono convinto che le istanze della Provincia verranno accolte, mi sembra inutile perdere ancora del tempo in questa situazione di caos amministrativo ed istituzionale”.
Sulla questione interviene anche il segretario della Lega Andrea Ulmi. “La sentenza della Corte Costituzionale – afferma Ulmi- è sintomatica di come la Regione Toscana in tema ambientale e, nel particolare sul ciclo dei rifiuti, si sia rivelata inadeguata ed inefficiente. Basti pensare al tira e molla sulla valutazione dell’impatto ambientale dell’inceneritore di Scarlino, ma anche ad altre decisioni che hanno avuto effetti negativi per i comuni del territorio e per i cittadini. Confidiamo su una immediata restituzione delle deleghe alla Provincia di Grosseto o su un eventuale intervento del Governo”.