ARCIDOSSO – Inaugurato, al Parco faunistico del Monte Amiata, il sentiero botanico, uno dei due sentieri principali (l’altro è quello che dal Parco arriva fino alla Torre di Monte Labro) che attraversano i 100 ettari di parco. Il sentiero, in passato già esistente ma da molto tempo abbandonato, adesso è stato completamente ripristinato. Si tratta di un circuito di due ore di escursione a cui si accede o dall’ingresso del parco stesso o dalla zona della Direzione, al Podere dei Nobili. Si snoda fino al fiume Onazio, affluente della Zancona e offre agli escursionisti il passaggio su una passerella che è stata completamente ristrutturata.
Lungo il percorso, fra i più interessanti nella zona per la ricchezza e la varietà di numerose essenze arboree e biodiversità vegetali tipiche di questo angolo di territorio, il visitatore viene accompagnato da un’apposita cartellonistica didattica e esplicativa e informato da cartellini disposti a segnalare le caratteristiche e le tipicità di alberi e piante, comprese le spettacolari viole etrusche e le orchidee selvatiche. Ma nel percorso si incontrano anche esempi di muro a secco, casette dei pipistrelli, animali in libertà.
Il progetto, voluto dall’Unione dei Comuni Amiata grossetana e dal Comune di Arcidosso, è stato realizzato da Simona Maccherini dell’Università di Siena. Al taglio del nastro, alla presenza di Jacopo Marini, Sindaco di Arcidosso e presidente dell’Unione dei comuni dell’Amiata grossetana, e di Lorenzo Fazzi, direttore del Parco faunistico del Monte Amiata, sono intervenuti i bambini della scuola materna di Castel del Piano e due scolaresche di Roma e di Latina, che hanno poi fatto un’escursione nel sentiero botanico.