MONTIERI – «Ci saremmo aspettati onestamente di più da questa campagna elettorale» lo dice il candidato sindaco di Montieri Nicola Verruzzi. «Il proliferare di liste e di candidati che apparentemente avrebbero potuto denotare una vivacità del nostro contesto politico sociale ed offrire un dibattito sui contenuti e sui temi cardine per il futuro del nostro territorio ha, con il passare delle settimane, messo chiaramente in luce la debolezza e l’assoluta mancanza di idee e di contenuti da parte dei nostri competitors. Con grande amarezza dobbiamo constatare come al di là di noi, della nostra squadra, dei nostri progetti per il futuro e dei nostri sforzi per parlare alla comunità cercando di andare al fondo delle questioni, ci sia veramente ben poco sotto al sole».
«Le liste che a noi si contrappongono non hanno dimostrato di avere né programma né tantomeno un progetto politico. Candidarsi significa, o dovrebbe significare, portare avanti la propria idea di territorio e con quella cercare di convincere gli elettori e non presentarsi alla comunità, nelle assemblee, o peggio ancora nelle private abitazioni con elenchi o lettere con i quali si intenderebbe screditare l’impegno, il lavoro e le idee degli avversari. Si può condividere o meno il lavoro di un’amministrazione, cosa assolutamente legittima, ma non si dovrebbe, mai, ridursi agli attacchi personali o mistificare la realtà per tentare di vendere fumo».
«Auspicavamo che la lista Russo i cui componenti hanno sbandierato fieramente, ed ai quattro venti, la sua provenienza ideologica nonché il sostegno di molte formazioni appartenenti al centro destra presentasse al territorio un’idea di amministrazione alternativa figlia di una certa idea di mondo e di società – prosegue Verruzzi -; ci siamo ritrovati con una compagine che ha depositato agli atti in comune un programma che poi ha puntualmente stravolto raccontando tutto ed il contrario di tutto man mano che gli incontri pubblici proseguivano e che gli spazi che li ospitavano faticavano drammaticamente a riempirsi di pubblico e partecipazione. Assistiamo ad un Russo che, capitano di una nave in tempesta e senza più una rotta, disquisisce di manifesti elettorali e farfuglia, nella confusione più totale, attribuendoci inciuci, di cui pare ossessionato o talmente disperato da pensare di proporli alla qualunque, o elucubra di fantomatiche nostre alleanze o lancia toto assessori. Pensi ai suoi di assessori ammesso che non ritenga la sua performance di questi mesi ad un livello tale da non avere neppure necessità di farlo».
«Per non parlare della lista Rondelli la quale, dopo l’iniziale curiosità destata dalla giovane età del candidato sindaco, sconosciuto ai più nel nostro territorio comunale e senza alcun tipo di impegno in passato in nessun settore della nostra società, si è rivelata ben presto alla comunità nei suoi veri scopi e nelle sue reali intenzioni. La lista Rondelli, per la quale il candidato sindaco rappresenta soltanto la faccia giovane dietro la quale nascondere soggetti ben noti e ben conosciuti in questo territorio, è un tentativo di amarcord e di restaurazione di un potere che da queste parti ha governato per decenni. Non c’è un’idea di territorio o di futuro ma soltanto il non volersi arrendere allo scorrere del tempo e l’ostinazione del potere per il potere. Pare evidente a tutti chi sono e chi sarebbero, in caso di loro vittoria, i veri padroni di questa compagine. Francamente, a nostro giudizio, Montieri merita di più».
«Non siamo neppure riusciti a dar vita ad un confronto pubblico tra i candidati, cosa avvenuta riteniamo in tutti i comuni italiani al voto; l’impegno con il quale Rondelli ha giustificato la sua assenza al dibattito televisivo lo avrebbe potuto indirizzare verso l’organizzazione di un altro momento di confronto, segnale di rispetto verso la comunità e di trasparenza nei confronti degli elettori. Probabilmente la sua impreparazione, unita ad una manifesta inesperienza, lo hanno fatto desistere. O probabilmente ha ascoltato i consigli dei veri manovratori del suo gruppo. Rispediamo al mittente l’accusa di aver avvelenato la campagna elettorale che proviene da chi, scientemente, ha avvelenato i pozzi e vorrebbe attribuire ad altri la responsabilità mentendo sapendo di mentire».
«Abbiamo volutamente evitato di rispondere alle provocazioni ed agli attacchi nell’ultimo periodo; quando si arriva al punto di negare l’evidenza, di far finta di non conoscere atti pubblici, progetti finanziati o in cantiere vuol dire che il dibattito sul merito delle questioni non può avere luogo. E’inutile pertanto cercare di spiegare ai nostri competitors il nostro lavoro poiché non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire – continua Verruzzi -. Lo abbiamo spiegato invece ai cittadini, alle nostre associazioni, alle realtà economiche e produttive del nostro comune in una rassegna di incontri importanti, dinamici, estremamente partecipati e nei quali si è respirato l’interesse e la voglia di guardare avanti e di non fermarsi. Chiediamo un voto consapevole, libero, frutto dell’analisi dei programmi e dei candidati in campo e non delle chiacchiere o delle bugie create ad arte».
«Noi siamo noi e non abbiamo alle spalle manovratori né istinti di rivalsa o di conquista o riconquista di un potere detenuto per decenni e che non ci si abitua né ci si rassegna a passare di mano; siamo un gruppo di persone con le proprie storie, competenze, professionalità ed idee disposte ad impegnarsi di nuovo per il nostro territorio, forti del lavoro e dei risultati ottenuti, nel solco dell’opera portata avanti in questi anni con la consapevolezza di averci messo tutto di noi stessi ma di avere ancora moltissimo da dare. Montieri merita di non fermarsi e di continuare a guardare al futuro evitando drammatici e dannosi ritorni al passato. E noi ci siamo».