CAPALBIO – “L’amministrazione uscente ha speso più di 200mila euro per la malagestione delle imposte. E ora vorrebbe ripresentarsi uguale a sé stessa. E’ ora di cambiare” a dirlo il candidato sindaco di Adesso per Capalbio Settimio Bianciardi a proposito della gestione della riscossione.
“Sotto l’amministrazione di Luigi Bellumori, la Tari, la tassa sui rifiuti, è raddoppiata – sottolinea Bianciardi – ma la cosa più sconvolgente è stata scoprire un contratto capestro che regala centinaia di migliaia di euro del Comune ad una ditta di Macerata per compiere un lavoro che un impiegato comunale può fare senza aggravio di costi, purché formato e dotato di un computer e di un software”.
“Si parla di oltre 200mila euro all’anno, lo stipendio di ben cinque impiegati comunali – aggiunge il candidato – arricchiti da una serie di percentuali incredibili per ogni azione di riscossione: mi riferisco al contratto firmato dal Comune con tutti gli aggi riconosciuti all’azienda esterna, e le due determine del 2018 hanno visto lievitare il compenso da 170.000 a 202.000 euro”.
“Insomma – prosegue Bianciardi – un vero e proprio caos la gestione delle imposte da parte dell’amministrazione uscente, che ha creato buchi di bilancio dando per scontate risorse che difficilmente saranno riscuotibili. Noi razionalizzeremo gli sprechi, ricalcolando la Tari e gestiremo la riscossione direttamente in Comune, perché l’affidamento a terzi genera un costo insostenibile”.
“Questo può farlo soltanto un’amministrazione completamente rinnovata come la nostra – conclude il candidato – e non quella di un candidato sindaco come Donati, manovrato dal sindaco uscente Bellumori, o quella di un Lanzillo, che non ha idea di cosa sia un bilancio comunale”.