GROSSETO – “A fronte delle pur reiterate richieste estese dallo scrivente sindacato, purtroppo, a tutt’oggi, la Direzione aziendale dell’Asl Toscana sud est non ha ancora provveduto a recepire alcuna delle istanze presentate – si legge in una nota di Nursing Up, il sindacato degli infermieri italiani -. Tutto questo accade nonostante le ripetute istanze presentate ed inoltrate all’azienda e sempre da quest’ultima disattese, in merito alle criticità presenti praticamente in tutti i presidi ospedalieri e il territorio provinciale, dalle aree mediche ai pronto Soccorso, dalle terapie intensive alle sale operatorie, dall’assistenza domiciliare alle aree chirurgiche. Un vero e proprio caos organizzativo che è ormai pronto a deflagrare”.
“In data 28 febbraio 2019, l’Azienda ha presentato alle organizzazioni sindacali il rapporto delle dotazioni organiche 2015-2018 e ingressi programmati per il 2019, che risultano essere assolutamente non sufficienti a garantire la copertura del turn-over della mobilità in uscita, delle ulteriori cessazioni legate a ‘Quota 100’ e delle sempre crescenti criticità correlate al progressivo incremento di personale con limitazioni e di lavoratori titolari dei benefici della ‘Legge 104’. Cosa ancor più grave – continua la nota del sindacato – gli ingressi programmati per il 2019, pur deliberati e comunque insufficienti, non hanno oltretutto alcuna certezza di concretizzarsi in tempi accettabili, in quanto, come ormai avviene sistematicamente da tempo, l’azienda ha difficoltà ad assumere personale, visto che le graduatorie, sia a
tempo indeterminato che determinato, messe a disposizione dall’Estar, risultano ormai essere praticamente esaurite e quindi, di fatto, non più fruibili. Praticamente è da novembre 2018 che non si hanno più nuovi ingressi di personale attraverso le graduatorie concorsuali e gli unici ingressi, non sufficienti tra l’altro a compensare le uscite, sono riconducibili a contratti a tempo , spesso di personale ‘interinale’, che senza alcuna formazione e affiancamento viene assegnato ai vari setting e/o servizi creando, non certo per loro colpa, ulteriori criticità a livello assistenziale”.
“In relazione ai sopracitati punti – prosegue la nota di nursing up – gli organici dei vari setting e servizi risultano sistematicamente carenti e il
personale si trova costretto a continui rientri o a proseguire il turno di lavoro oltre l’orario previsto, al fine di garantire un livello assistenziale perlomeno sufficiente, con il rischio talvolta di non vedere garantiti neppure i minimi assistenziali , la qual cosa si è già verificata in più di una occasione e che potrebbe imporci di procedere ad una segnalazione alla Procura della Repubblica al fine di tutelare utenza e lavoratori. La situazione, tra l’altro, con il prossimo inizio del periodo estivo diverrà insostenibile, visto l’aumento della popolazione, correlato ai flussi turistici lungo tutto il litorale maremmano, con il conseguente incremento di richieste di assistenza che andrà a coinvolgere l’emergenza territoriale, i pronto soccorso e di conseguenza tutti i setting di ricovero. L’attuale situazione non garantirà una risposta per lo meno sufficiente ai fabbisogni di salute dei cittadini e la possibilità di incorrere in “eventi avversi” salirà in maniera esponenziale rischiando di mettere a repentaglio la salute degli utenti e la professionalità degli operatori”.
“Non c’è più tempo – conclude la nota – non ci sono più graduatorie e le delibere di assunzione di personale diventano solo mere dichiarazioni di intenti a cui non potrà far seguito nessun reale beneficio in termini di ingresso di personale. L’azienda ci ritiene delle Cassandre? Ricordi che però Cassandra aveva il triste difetto di indovinare le sue profezie. E le nostre si stanno materializzando, sulla pelle dei lavoratori e dei
cittadini”.