GROSSETO – Si vantava di aver derubato un’anziana vedova, di averle portato via tutto. Raccontava di come in una casa avesse provato a rubare per anni e di aver atteso la morte del marito per poter entrare, che alla fine, tante le volte che c’era stato, era diventato amico del cane che nemmeno abbaiava più al suo arrivo. Anzi, aspettava i croccantini.
È quanto emergerebbe dalle intercettazioni che hanno portato all’arresto di un uomo di 47 anni, nato in Albania e in Italia da tempo, e del suo complice, un macedone di 44 anni.
La lunga indagine è partita nel 2018, è ha consentito ai carabinieri di accertare una lunga serie di furti di ogni genere, da mezzi da lavoro a computer, da denaro e oro a una pistola; persino, in un caso, di due arance, pur di non andar via a mani vuote.
Emergono nuovi particolari sull’operazione che ieri ha portato all’arresto dei due stranieri. Intanto una serie infinita di furti, in cui ad essere presi di mira erano vittime di vario tipo, anziani perlopiù, ma anche un “ricco straniero” così lo definisce uno dei ladri, e il giornalista televisivo Giuliano Ferrara, visitato nella sua casa in Maremma.
Il cinismo dell’uomo è una delle cose che colpisce: si vanta di una lunga carriera di ladro, ventennale addirittura. Vero è che in pochi mesi i Carabinieri sono riusciti ad attribuirgli oltre 30 furti. Quattro furti fotocopia, con il classico forellino negli infissi, avevano fatto capire ai militari come dietro ci fosse una identica mano. Inoltre utenze telefoniche che intestate allo straniero erano state usate su alcuni cellulari rubati in furti simili. Intercettazioni ambientali (sull’auto dell’uomo) e telefoniche, hanno portato all’arresto del ladro e del suo complice.
In genere, specie quando si trattava di oggetti voluminosi (tipo tagliaerba o attrezzi da campagna) i due ladri nascondevano la refurtiva poco lontano dalla casa derubata, per poi tornare a prenderla con più calma.
Forse è stata, tra le altre cose, anche la loquacità dell’uomo ad incastrarlo. Il suo continuo vantarsi dei furti passati, la passione nel raccontare minuziosamente i colpi, come quando si vanta di aver rubato tutti i soldi ad una donna anziana rimasta sola dopo la morte del marito. O quando raccontava di aver visitato più volte la casa di due anziani coniugi “Andiamo a prendere qualche 100 euro, tanto cose d’oro non hanno più nulla che glieli ho presi tutti io, due o tre volte, non ho lasciato nemmeno un grammo d’oro, sono anni che entro lì. Andiamo a prendere qualche soldo da loro”.
O quando racconta cinicamente di aver messo a segno il colpo visto che una donna era rimasta vedova e di aver portato via 2-3mila euro più l’oro “C’era solo la vecchia con il cane – afferma – ho fatto anche amicizia con il cane. Credevo abbaiasse e invece è venuto da me perché aveva fame e gli ho dato i croccantini. Con tutti i soldi ho passato il Natale tranquillo, poi ho venduto anche l’oro».
Amava vantarsi: vedendo una pattuglia dei Carabinieri sottolinea “sono passati prima ‘sti infami dei Carabinieri” e in un’altra occasione ostentando una potenza criminale che non aveva sottolinea “neanche il più grande del mondo non ha vinto con me. Se uso quell’arma tutti si spaventano e spariscono dalla circolazione. Non trovi più nessuno lì sul posto se uso il Kalashnikov (che millantava di avere), neanche il recinto perché distruggo tutto. Anche i palazzi disintegro”.