ARCIDOSSO – «Occorre fare chiarezza circa le cose false riportate dalla candidata Guendalina Amati» così la lista Arcidosso Comunità Viva risponde all’avversaria che ha accusato il sindaco Jacopo Marini di fare campagna elettorale approfittando del proprio ruolo istituzionale.
«Sabato scorso – chiarisce Marini – la lista Arcidosso Comunità Viva ha organizzato una iniziativa sullo sport molto partecipata dove sono stati affrontati temi importanti da relatori competenti – come il delegato provinciale Coni Daniele Giannini, l’olimpionica Mara Sacchi e il responsabile Uisp sul cicloturismo Giovanni Pettinari – e da rappresentanti delle associazioni sportive del territorio. Posso affermare, senza tema di smentita, che il delegato provinciale Coni Giannini era perfettamente al corrente del tenore elettorale dell’iniziativa visto che ha potuto leggere la bozza di programma che gli è stata inviata qualche giorno prima su whatsapp. Lo stesso Giannini ha precisato durante il suo intervento – a chi gli aveva fatto notare che Coni stava partecipando a un’iniziativa elettorale – che lui si sarebbe reso disponibile a parlare di sport ovunque – anche se chiamato da altri candidati – se questo fosse stato utile a diffondere la cultura sportiva. Inoltre, Giannini ha aggiunto che era la prima iniziativa seria su questo tema che veniva organizzata sull’Amiata. Nessun imbarazzo dunque, suggerisco ad Amati invece di informarsi meglio su come sono andate le cose; magari parlando con Fulvio Rosi, delegato Coni dell’Amiata, che è candidato con la sua lista e che era presente».
«Per quanto riguarda la vicenda del Palazzone – aggiunge il sindaco – il Comune non è latore di nessuno, forse Amati ignora il significato di questa parola. Il Comune sa che c’è una trattativa tra privati per acquistare il Palazzone, come del resto ce ne sono state tante in questi anni, purtroppo non andate mai a buon fine. Ci risulta invece che da tempo la proprietà del Palazzone ha mandato lettere di sfratto agli inquilini che, ovviamente, per poter vendere l’immobile lo deve completamente liberare. Il comune, con il vicesindaco Melani, si è reso solamente disponibile, già da qualche mese e comunque molto prima di venire a conoscenza di questa trattativa, a trovare una soluzione a quelle persone che dovranno abbandonare le proprie abitazioni, visto che, tra l’altro, ormai sono al limite delle condizioni minime di abitabilità. Se la trattativa – su cui peraltro il comune non può fare nulla trattandosi di un rapporto tra privati – andrà in porto, probabilmente l’intero stabile verrà finalmente riqualificato e di questo se ne potrà avvantaggiare tutta la nostra comunità».
«Questi sono i fatti – conclude Marini – al di là delle inutili polemiche di valore puramente propagandistico. Noi continuiamo a stare sul pezzo affrontando con serietà temi cari alla cittadinanza, Amati continui pure nel suo improbabile tour elettorale».