CAPALBIO – «La campagna elettorale di Settimio Bianciardi ha assunto i contorni del grottesco. Dopo aver sbandierato per giorni la realizzazione,impossibile, di una rotatoria sull’Aurelia all’altezza di Capalbio Scalo, lo stesso Bianciardi ha dovuto fare retromarcia e ammettere che non si tratta di un’opera realizzabile» a dirlo Marco Donati, candidato a sindaco della lista Vivere Capalbio.
«Lo ammette lo stesso Bianciardi sui social – aggiunge Donati – che scrive “E’ vero: un Comune non può da solo costruire una rotatoria su una strada amministrata da Anas e Provincia”. Eppure, caro Settimio, lo sapevi fin dall’inizio e hai continuato a cavalcare questa idea assurda sperando che i capalbiesi ti credessero. Davvero una brutta figura. Non solo hai perso credibilità, ma mi accusi di fare campagna elettorale sul niente! Detto da te che prometti cose irrealizzabili e poi sei costretto a sconfessarti, le tue accuse sembrano quasi un complimento. Fin dall’inizio io e la mia lista Vivere Capalbio abbiamo detto che il tema della sicurezza stradale, in un segmento così delicato delle infrastrutture del territorio, non possa essere argomento da campagna elettorale».
«Ho sostenuto e sostengo – chiarisce il candidato – la necessità di un tavolo con Ministero e Regione che ci faremo carico di convocare per mettere in sicurezza in tempi rapidi e concreti i tratti di strada più pericolosi per il nostro Comune. Questo significa fare le cose in modo serio e plausibile. Questo voglio da sempre e questo si aspettano i capalbiesi. È davvero il momento di dire basta alle improvvisazioni da campagna elettorale. Così facendo Bianciardi dimostra di non essere credibile e affidabile come sindaco di Capalbio. E voglio rispondere anche alle illazioni sui ruoli che ha il candidato consigliere della mia lista Vivere Capalbio, Luigi Bellumori, sindaco uscente».
«Sono orgoglioso che abbia accettato di correre insieme a me sostenendomi come sindaco – sottolinea Donati – orgoglioso e certo che possa fare un grande risultato. Questo è quanto, e io non mi sono certo mai sottratto a nessun dibattito, domanda, incontro, discussione sul programma che mi vede come candidato sindaco. Le sconfessioni del programma e gli sbalzi di umore, sempre più cupo, di Bianciardi non mi interessano, ma tutti i cittadini devono sapere: la rotatoria sull’Aurelia era una panzana elettorale ben architettata, solo che ora è scoppiata tra le mani di Bianciardi costretto a ritirarla a pochissimi giorni dal voto. Credeva che i cittadini di Capalbio fossero sprovveduti. E invece l’unico sprovveduto è lui».
«Intanto – conclude il candidato – questa sera alle 21 saremo al Frantoio nel borgo di Capalbio e martedì 22 maggio alle 21 incontrerò i cittadini a Capalbio Scalo, centro civico Resta Pallavicino».