GROSSETO – Due operazioni a distanza di pochi giorni hanno portato alla denuncia in un caso e all’arresto nel secondo caso di due grossetani. Il primo caso risale ad una settimana fa. Ad essere coinvolto un uomo di circa 30 anni, residente nella zona sud della provincia.
Alla Polizia postale maremmana sono giunte, a distanza di pochi giorni, due segnalazioni dalla procura dell’Aquila in merito agli Ip di due computer in provincia di Grosseto. Nel primo caso, dopo la perquisizione e il sequestro dei supporti telematici, Pc, telefono, è scattata la denuncia. Nel secondo caso, considerata l’enorme quantità di file ritrovata, gli agenti hanno proceduto all’arresto. In carcere anche in questo caso un uomo di 30 anni, di Grosseto. Un imprenditore. Si tratta a di mega e mega di materiale pedopornografico, con bambini di entrambi i sessi, dai pochi mesi sino circa ai nove anni.
L’uomo aveva letteralmente riempito i cloud virtuali con migliaia di file, foto ma anche video. Completamente piena la cartella di Dropbox e Mega. Proprio per questa “ingente quantità” di file detenuti (e che l’uomo scambiava con altri utenti) è scattato l’arresto. Non è ancora chiaro se ci siano collegamenti tra i due uomini, magari attraverso lo scambio di file.
L’arrestato, che è assistito dall’avvocato Massimiliano Arcioni, si trova in carcere a Grosseto.