MANCIANO – “Secchi e bacchette”, così si chiama l’attività che il Manciano Street Music Festival propone quest’anno agli alunni delle scuole primarie e secondarie di Capalbio, Capalbio Scalo, Borgo Carige, Porto Ercole, Pescia Romana e Montalto di Castro. A tenere i laboratori e animare così le mattinate dei piccoli è la band barcellonese Brincadeira: un gruppo di percussionisti di fama internazionale che fanno del ritmo e delle loro evoluzioni uno stile di vita, portando la propria energia in tutto il mondo.
I laboratori si sono svolti tra martedì e oggi, venerdì 17 maggio, nei vari istituti scolastici che hanno accettato di ospitare il progetto e hanno dato modo ai bambini di partecipare ad attività musicale e ludico motoria incentrata sul ritmo: un modo per sviluppare la coordinazione e la capacità di lavorare in modo individuale e di gruppo. I ragazzi, infatti, hanno “montato” pezzo per pezzo l’accompagnamento ritmico e coreografico di un brano musicale, affiancati e guidati dai musicisti della band. Gli strumenti usati sono stati, appunto, secchi e bacchette, perché il sound della Brincadeira si basa sul principio che da ogni oggetto può nascere musica. In alcuni comuni, come Capalbio e Montalto di Castro, in aggiunta ai workshop nelle scuole si sono tenuti anche dei laboratori pomeridiani nelle piazze principali, aperti a tutti purché muniti di secchi e bacchette.
“Siamo alla nostra quarta esperienza con i workshop della Brincadeira – spiega Michele Santinelli, diretto artistico del Manciano Street Music Festival – e siamo felici di avere l’opportunità, grazie anche all’adesione delle scuole e al patrocinio delle amministrazioni comunali, di portare la nostra iniziativa anche fuori dal territorio di Manciano”.
“Un grazie quindi – aggiunge – va alle insegnanti coinvolte, per la disponibilità che hanno dimostrato, e un ringraziamento particolare al sindaco di Capalbio, Luigi Bellumori, e all’assessore alla Cultura del Comune di Montalto, Rita Goddi, per aver sposato il nostro progetto e aver accettato di ospitare i seminari collettivi e l’esibizione nelle loro piazze”.