GROSSETO – Le delegazioni di Coldiretti Lazio e Toscana, quest’ultima rappresentata dal direttore della Federazione di Grosseto Paolo Giannini, hanno incontrato al ministero dell’agricoltura Andrea Comacchio, capo del dipartimento delle politiche competitive della qualità agroalimentare. Al centro della discussione la valorizzazione del settore ovino, di grande importanza e tradizione in Toscana con oltre 1000 aziende presenti sul territorio.
“Tanti i temi affrontati per rilanciare il comparto – si legge in una nota dell’associazione – a partire dalla diversificazione della produzione del pecorino in modo da rendere le aziende del centro Italia, e in particolare della nostra regione, competitive sul mercato. Tra le priorità esposte dalla delegazione di Coldiretti anche il riconoscimento della Dop cacio romano, la tracciabilità ed etichettatura di tutti i prodotti della filiera, una misura a sostegno per la funzione ambientale degli allevamenti ovicaprini e l’aggiornamento costante della Bdn (Banca Dati Nazionale dell’anagrafe zootecnica) in modo di avere dati coerenti con la reale situazione sul territorio”.
Un focus è stato dedicato ai danni da fauna selvatica (stimati in Toscana nel 2018, intorno ai 10 milioni di euro) e in particolare a quelli provocati dai lupi, che nel 2017 hanno visto richieste di risarcimento per 457mila euro, per i quali saranno previsti indennizzi al di fuori del regime de minimis.
“È necessario che per far fronte alle esigenze degli allevatori in termini di prevenzione e completo risarcimento dei danni – sottolineano Fabrizio Filippi e Antonio De Concilio, presidente e direttore di Coldiretti Toscana- vengano messe a disposizione anche risorse nazionali ed Ue”.