CAPALBIO – “Donati giovane anagraficamente, ma vecchio politicamente. Era assessore già quando arrivò il commissario” così Valerio Lanzillo , candidato della lista “La nostra Capalbio” , affonda ancora sull’avversario.
“Quando si parla di gioventù, in politica, un conto è quella anagrafica, un conto quella di militanza – chiarisce Lanzillo – in questo io mi sento molto più giovane. Mi rincresce l’astio con cui Donati replica ad una mia osservazione, soprattutto dopo che io ho dovuto reagire al fango, anche personale, che mi è stato tirato addosso in queste settimane. Soprattutto mi fa pensare la sua reazione scomposta di fronte a fatti evidenti che io ho segnalato e che riguardano quello che non è certo stato un buon govero di Capalbio”.
“Il giovane (anagraficamente) Donati non era forse l’assessore al bilancio nel 2009 – domanda Lanzillo- della stessa giunta di cui era vicesindaco Bianciardi e che cadde per diatribe interne al Pd, partito cui entrambi facevano riferimento, portando a Capalbio il commissario? A me non interessa perché ciò sia avvenuto, ma è stato certamente un fallimento di un’azione amministrativa di cui lui era un chiaro protagonista. E’ forse questo un buon governo del territorio?”.
“In queste settimane – afferma- ho portato avanti quella che è la mia proposta politica, di fronte ad attacchi ingenerosi e gratuiti contro la mia persona e contro i nostri candidati. Ho sentito dire che non saremmo in grado di governare Capalbio. Di fronte ad una valutazione su come i miei avversari abbiano gestito il Comune ci si altera? Allora credo proprio che i cittadini il 26 maggio non possano far altro che scegliere la continuità del potere perpetrato da anni oppure scegliere il cambiamento che noi rappresentiamo perché Capalbio possa finalmente mollare gli ormeggi ed iniziare la propria traversata verso la destinazione che merita e che gli compete”.