SCARLINO – “Cultura, arte e archeologia per promuovere lo sviluppo differenziando l’offerta turistica e destagionalizzando le presenze”. Così il programma della lista Scarlino Insieme intende dare gambe alla crescita e allo sviluppo di una delle maggiori risorse del territorio, quale la cultura.
“Una delle tante potenzialità di questo comune – spiega il candidato sindaco Marcello Stella – da unire alla promozione delle attività economiche ‘tradizionali’ per così dire, ma soprattutto alle peculiarità quali le bellezze ambientali, l’enogastronomia e i prodotti tipici, la possibilità di praticare diverse attività sport. Tutte cose di cui non devono essere solo i turisti a beneficiare, ma tutta la comunità, che deve sentirsi orgogliosa di appartenere a un territorio così ricco”.
E per far crescere le attività legate alla cultura, proseguendo quanto avviato nei cinque anni precedenti, verrà messo a punto un master plan per i musei, con l’obiettivo di mettere in rete e rendere facilmente fruibili le strutture pubbliche e private che ospitano importanti evidenze artistiche.
“Il primo passo – spiega Stella – è il raddoppio del Museo Francovich, già finanziato nell’ambito del progetto europeo sull’archeologia medievale “nEU-Med”, di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi. Una volta completato, porterà turisti e studiosi nel centro storico di Scarlino, già molto apprezzato da critici d’arte ed esperti internazionali di archeologia”
“E ancor più, il centro storico del Capoluogo acquista valore se visto all’interno della rete di siti artistici e archeologici del territorio, che il programma della lista Scarlino Insieme intende valorizzazione a partire dai più noti, come quello della Vetricella, fino a quelli per ora meno noti”, sui quali “ragioneremo con gli enti preposti e le istituzioni universitarie per nuove campagne di studi”, aggiunge Stella.
“L’obiettivo finale è quello della creazione della ‘Casa delle radici e della memoria’, che consenta di percorrere l’intero arco della storia di Scarlino, dalle origini etrusche e romane, ai nostri giorni. Siamo convinti che la cultura oltre a essere un patrimonio comune sia un formidabile volano si sviluppo. Continueremo a investirci, guardando anche alle future generazioni e alla costruzione di una forte identità territorio”.