MASSA MARITTIMA – «Se dovessimo descrivere la lista Massa Comune ricorrendo ad una similitudine efficace, potremmo pensarla come ad un’imbarcazione alla deriva» affermano i “Repubblicani per la centralità massetana”. «Una nave di grossa stazza, varata sotto i migliori auspici e salutata dal clamore della folla che sognava di vederla attraccare al porto di destinazione, ma che oggi è abbandonata in alto mare in balia delle onde. Dopo aver lasciato a terra i migliori ufficiali di bordo, ed aver imbarcato passeggeri che hanno voluto fin da subito prendere possesso della plancia di comando, la nave Massa Comune si trova in questo momento ancorata al largo della costa, senza sapere quale sarà la sua rotta finale, né quando ripartirà».
«Già in precedenza avevamo sottolineato come l’ingresso della politica a gamba tesa all’interno delle sue fila avesse, di fatto, decretato lo snaturamento della sua vocazione civica – proseguono -. Oggi non possiamo non notare il suo evidente smarrimento, proprio quando siamo oramai giunti alla vigilia del voto.
Sintomatica, in questo senso, non è soltanto la latitanza del suo comandante (oltre che candidato alla poltrona di primo cittadino) che, nonostante l’impegno richiesto dalla particolarità del periodo, ha visto bene di concedersi delle ferie; lo è soprattutto la data di presentazione del programma, fissata per il 18 di maggio, ovvero una settimana esatta prima delle elezioni».
«Una forza politica credibile, che intenda guadagnare consenso presso l’elettorato alle cui istanze dice di ispirarsi, non può aspettare l’ultimo momento per tirare fuori dal cilindro quella visione di città che l’ha spinta a partecipare alla competizione elettorale. In questi giorni di intensa attività elettorale, scandita da incontri, confronti e pubblici dibattiti, se si esclude il rumoreggiare polemico dei suoi candidati, Massa Comune si è trincerata dietro un assordante silenzio, di cui in molti si sono stupiti. Alla forza distruttrice della protesta, a cui oramai Massa Comune ci ha abituati, non è ancora seguita la forza propulsiva della proposta. Il tutto lasciando pensare che, proprio sul programma, manchi una stabile unità di intenti e che l’ingresso prepotente della politica abbia costretto i dirigenti dell’oramai ex gruppo civico a rimettere in discussione tutto quanto. Quello che è certo è che Massa Comune, ad oggi, sta navigando a vista. Chissà che il comandante non decida, ancora una volta, di abbandonare la nave in tempesta» concludono.