FOLLONICA – «Il Baratto amministrativo è una novità introdotta dall’Amministrazione del sindaco Andrea Benini che ha dato importanti risultati e ha permesso di recuperare i crediti, ma anche di offrire servizi di pubblica utilità – afferma lista del Pd per Andrea Benini –. In questo modo sono state pagate tasse già scadute da coloro che, in un momento particolare della propria vita, non se lo sono potuti permettere».
«Credo che questo strumento debba essere mantenuto nei prossimi anni abbassando anche la quota di accesso a 250 euro di debito – continua Andrea Pecorini, capolista della lista Pd Benini Sindaco e vicesindaco uscente -. Questo perché tante persone, purtroppo, sono rimaste fuori per via della soglia minima troppo alta. Grazie alle tremila ore di lavoro prestate c’è stato un risparmio per i cittadini follonichesi perché il Comune ha recuperato in modo alternativo le morosità».
Il “baratto amministrativo”, istituito nel 2016, introduce la possibilità, in caso di mancato pagamento di tributi comunali, di offrire all’Ente, e quindi alla comunità, una propria prestazione di pubblica utilità, integrando il servizio già svolto direttamente dai dipendenti e collaboratori comunali. Insomma, il baratto permette di trasformare le tasse in lavori utili alla comunità e ad oggi sono più di tremila le ore di lavoro svolte dai cittadini del Golfo.
La novità è stata introdotta dal Decreto Sblocca Italia e consiste, appunto, nella possibilità per i contribuenti in difficoltà economica di “barattare” il pagamento delle imposte locali, come Imu, Tasi e Tari, con lo svolgimento di lavori di pubblica utilità.
C’è chi ha tinteggiato le pareti di un’intera scuola e chi ha riparato delle buche stradali, altri hanno scelto di aggiustare una staccionata o un ponte di legno, c’è poi chi si è preso cura di un’aiuola e chi, addirittura, ha costruito una vera e propria vasca dei pesci all’interno del parco di Ponente: sono nove i follonichesi che hanno scelto di servirsi del “baratto amministrativo” per pagare dei tributi comunali scaduti.
In base alla normativa il Comune può quindi deliberare che il debito con l’ente venga ridotto (o anche estinto) a fronte di interventi per la riqualificazione del territorio svolti da cittadini singoli o associati. Follonica è tra i pochi Comuni che in Italia hanno deciso di avvalersi di questa nuova possibilità di riscossione tributi.
Il baratto amministrativo viene applicato, in forma volontaria, ai contribuenti con Isee non superiore a 8.500 euro per debiti derivati da tributi comunali maturati al 31 dicembre dell’anno precedente. «Chi vorrà servirsi del baratto amministrativo per pagare tributi comunali già scaduti potrà quindi dedicarsi alla manutenzione delle aree verdi dei parchi, delle aiuole o dei cigli delle strade comunali, potrà pulire la città in tutte le aree di competenza comunale o potrà pulire i locali pubblici – prosegue Pecorini -. Si potranno inoltre suggerire alcuni interventi in base alla proprie attitudini personali: è il caso dell’imbianchino che si è proposto di tinteggiare le pareti della scuola media dell’ex Ilva, o quello del muratore che si è offerto di realizzare la nuova vasca per i pesci all’interno della pineta di Ponente».
«La nostra idea è, quindi, quella di potenziare questo patto con i cittadini, abbassando la soglia di accesso, per permettere ai nuclei familiari in difficoltà di poter abbattere o cancellare il proprio debito dedicando il proprio tempo alla città».