FIRENZE – Contro l’abbandono di borghi oggi in aree marginali una ricetta arriva dalle cooperative di comunità, ovvero quelle cooperative dove soci attivi sono quasi tutti gli abitanti di un paese. Accade anche ad Arcidosso. Lì si è costituita una delle venticinque cooperative, per altrettanti progetti, che la Regione ha deciso di finanziare a dicembre mettendo a disposizione un milione e 200 mila euro. La presentazione sarà sabato 11 maggio alle 10 e parteciperà anche l’assessore alla presidenza della giunta regionale toscana.
Per contrastare spopolamento e riattivare uno sviluppo economico che nel tempo è venuto c’è chi in Toscana ha deciso di puntare al turismo sostenibile o alla valorizzazione dell’ambiente e dei prodotti gastronomici locali. C’è chi rilancia la creazione di reti. Si creano così occasioni di lavoro e si mettono insieme attività economiche che da sole non avrebbero più la forza per andare avanti. Esempi di economia collaborativa. E tutte sono poi pronte ad investire gli utili in luoghi e servizi ai residenti o per la manutenzione di sentieri, strade, arredi urbani ed altri beni comuni, in collaborazione con la locale amministrazione comunale.
Ad Arcidosso la cooperativa di comunità è nata nella frazione di Montelaterone, che conta 250 abitanti dei 4300 di tutto il comune. In un borgo di strette viuzze e i resti di un castello, a 670 metri sul livello del mare. In un immobile messo a disposizione dalla curia e che sarà ristrutturato nascerà un circolo di paese, che oggi non c’è: un luogo di ritrovo ed aggregazione, ma che fornirà anche piccoli servizi alla persona e di pubblica utilità. Un secondo locale sarà invece attrezzato come ostello.