CAPALBIO – “I fondi europei devono essere sfruttati al meglio e noi abbiamo l’intenzione di avvalerci di un professionista specializzato, che lavori per il comune e che ci permetta di individuare le risorse necessarie all’attuazione del nostro programma”. Così il candidato sindaco della lista “La nostra Capalbio” Valerio Lanzillo risponde alle domande su come intenda reperire i fondi per mettere in campo molte delle proposte presenti sulla sua proposta elettorale.
“L’Italia – spiega Lanzillo – è tra i paesi che hanno il maggior numero di fondi a disposizione, ma spesso non li utilizza. Non per mancanza di volontà, ma perché nelle piccole realtà territoriali è difficile poter contare su professionisti del settore che, non solo sappiano individuare le risorse, ma che sappiano anche presentare progetti concreti e, dunque, finanziabili”. Da qui la necessità, secondo Lanzillo, di avvalersi di una figura specializzata nel settore. “Capalbio -sostiene il candidato sindaco- è già di per sé un marchio di qualità e questo dovrebbe invogliare gli imprenditori e l’amministrazione a beneficiarne. Serve però un professionista che, magari anche attraverso l’ausilio dei consorzi presenti in provincia, tra questi il Far Maremma, deputati alla presentazione dei progetti sappia come andare ad individuare le risorse ed anche a presentare la domanda nel modo corretto”.
Tra i vari pilastri delle politiche comunitarie ce ne sono alcuni che ben si addicono a Capalbio. “Penso a quelli sullo sviluppo urbano – spiega Lanzillo – ma anche quelli legati all’agricoltura ed allo sviluppo rurale o alle politiche marittime e della pesca. Si tratta di settori attraverso cui attingere per la realizzazione delle strutture che abbiamo in mente. Tra queste le ciclopiste, oppure le azioni in ambito sociale, come la costruzione di una struttura per anziani. Ma guardiamo anche all’istruzione, con il pilastro che riguarda la ricerca e l’innovazione. Molti di questi fondi sono destinati ai privati, altri agli enti pubblici. Il nostro obiettivo è quello di mettere il professionista specializzato a disposizione del territorio, creando uno sportello Europa, per far sì che le idee non restino semplicemente su carta, ma che possano concretizzarsi”.