CINIGIANO – “Un territorio che sta morendo e che non necessita solo di essere ulteriormente valorizzato, ma di interventi strutturali”. Così il candidato sindaco della Lista “Noi per Cinigiano” Serena Tucci traccia il bilancio del primo giro tra le frazioni e le campagne. “Abbiamo ascoltato tante persone – spiega la candidata- e tutte sono seriamente preoccupate per il futuro. Tanti campanelli d’allarme lanciati e che, se non colti immediatamente, rischiano di portare a problematiche irreversibili”.
Tra le più gravi criticità “quella che riguarda i commercianti e le attività produttive. Dall’incontro con gli esercenti – afferma la Tucci- ci è giunta una considerazione corale: se la situazione prosegue così entro fine anno molti abbasseranno le saracinesche. Un problema che non riguarda solo i piccoli esercizi, ma anche quelli più grandi, di tradizione sul territorio. Abbiamo incontrato anche imprese conosciute, del settore commerciale come dell’artigianato. Chiudere queste attività avrebbe conseguenze nefaste per tutta la comunità cinigianese. Noi siamo risoluti nel volerlo impedire”.
C’è poi il turismo, strettamente connesso alla crisi del commercio. “Qui non si tratta di valorizzare – afferma la Tucci- qui si tratta di creare dal nulla un’organizzazione che manca totalmente sul territorio. Molti ci riferiscono di turisti che dopo aver vagato inutilmente in cerca di un servizio informazioni lasciano il Cinigiano o le frazioni lamentandosi, delusi e certi di non tornare mai più. Questo è oggi un comune che non riesce a garantire il minimo dell’accoglienza, non solo a turisti e passanti, ma nemmeno a chi, quotidianamente, risiede qui”.
“Serve un cambiamento di rotta radicale – spiega la candidata di Noi per Cinigiano- che dia risposte ai locali, ma anche ai nostri ospiti. Non basta solo qualche piccolo ritocco dicendo che le cose vanno comunque bene così, ma che invece si potrebbero migliorare”.