SCARLINO – «I nostri pescatori meritano più rispetto: costruiremo un ricovero alla Fiumara che accolga tutti i professionisti del settore ittico» l’annuncio arriva dalla candidata a sindaco Francesca Travison.
«La situazione dei pescatori scarlinesi – dice Travison – merita attenzione e soprattutto c’è bisogno di più rispetto per questi professionisti, costretti a lavorare in condizioni precarie perché l’Amministrazione non ha mai ascoltato le loro richieste. Eppure basterebbe poco: quello che chiedono non è poi molto, e per farlo non occorrerebbe un investimento così oneroso per il Comune di Scarlino. La nostra intenzione è quella di realizzare alla Fiumara un ricovero per le attrezzature da pesca, con servizi igienici e armadietti, che permetta ai pescatori, diciannove persone in tutto, di cambiarsi, andare in bagno e tenere al sicuro gli strumenti utili alla loro professione».
«A oggi – spiega la candidata – la situazione al porto della Fiumara è veramente precaria: i pescatori sono costretti a rivolgersi alle attività vicine che gentilmente mettono a loro disposizione servizi igienici, acqua e luce. Non è possibile. Siamo stati alla Fiumara e abbiamo incontrato i nostri pescatori e ascoltato le loro esigenze. Il settore in cui operano è fondamentale per il territorio: un’Amministrazione dovrebbe sostenere queste attività. E invece mai nessuno ha prestato attenzione al problema, lasciando i pescatori in condizioni pessime e sicuramente non dignitose. Siamo rimasti sorpresi da quanto c’è stato raccontato, conoscevamo certo il problema, ma ascoltarlo dai diretti interessati ci ha fatto capire, ancora una volta, che in questi anni il nostro Comune è stato amministrato senza nessun tipo di attaccamento al territorio e alle sue peculiarità».
«Scarlino può dare slancio al settore ittico – conclude Travison – non solo costruendo una struttura per accogliere i pescatori della Fiumara ma guardando oltre, pensando a un turismo rivolto proprio alla scoperta delle tradizioni del mare e dei suoi attori principali. Nel nostro programma c’è per esempio, la realizzazione di una Casa del pescatore che rappresenterebbe un punto di incontro tra i professionisti e i turisti, uno spazio che potrebbe funzionare da volano per l’organizzazione di gare ittiche e per la pesca sportiva. Un progetto semplice ma funzionale allo sviluppo del nostro territorio, che ha tutte le carte in regola per tornare a essere uno dei Comuni più importanti della Maremma e della Toscana».