RIBOLLA – Il grido di Ribolla. A 65 anni dalla tragedia mineraria maremmana in cui persero la vita 43 minatori dopo l’esplosione del gas grisou nel pozzo Camorra, dal paese del Comune di Roccastrada parte un nuovo monito per la sicurezza sul lavoro. Così come nel 1954 morirono 43 persone anche oggi a distanza di decenni in Italia e in Maremma si continua morire di lavoro. Nel 2018 c’è stato un nuovo aumento del numero di morti bianche e anche oggi c’è bisogno di tenere alta l’attenzione su un fenomeno che troppo spesso viene sottovalutato.
A metterlo in evidenza durante il suo intervento, dopo la deposizione della corona al monumento dedicato al minatore italiano, il sindaco di Roccastrada Francesco Limatola. Anche Enrico Rossi, governatore della Toscana, per la prima volta da quando guida la Regione, ha voluto partecipare alla iniziativa di commemorazione e ha annunciato che durante l’ultimo periodo del suo mandato (che scadrà nel 2020, ndr) si impegnerà per far conoscere meglio in Toscana la tragedia di Ribolla e quello che è successo qui in Maremma 65 anni fa. «È importante venire qui – ha detto Rossi – perché dai libri o dalle storie legate a quella tragedia non si riesce a percepire veramente quello che è successo come invece partecipare a queste iniziative».
La cerimonia ha poi vissuto altri due momenti: uno al monumento ai caduti in miniera, fatto realizzare dalla famiglia Zonin a poche centinaia di metri dal luogo della tragedia del ’54, e l’altro direttamente di fronte a quello che rimane di Pozzo Camorra, teatro della tragica esplosione che costò la vita ai minatori di Ribolla.
Alla cerimonia erano presenti anche il consigliere regionale Leonardo Marras, il membro della segretarie regionale della Cgil Claudio Guggiari, il presidente del Parco delle Colline Metallifere Lidia Bai, il sindaco di Gavorrano Andrea Biondi e i rappresentanti dei Comuni di Monterotondo Marittimo e di Scarlino, la consigliera provinciale Olga Ciaramella, il comandate provinciale dei Carabinieri Tenente Colonnallo Carlo Bellotti.
Prima della cerimonia di fronte al monumento al minatore nella chiesa di Ribolla aveva officiato la messa il vescovo di Grosseto Monsignor Rodolfo Cetoloni.