FOLLONICA – Accuse pesanti contro la segretaria del Pd locale Cinzia Tacconi. «La dirigente del partito, dipendente del Comune di Follonica, risulta in malattia ma partecipa attivamente alla campagna elettorale di Andrea Benini facendo parte dei comizi pubblici durante le fasce di reperibilità che devono rispettare i dipendenti pubblici in malattia».
L’accusa arriva dai consiglieri comunali Daniele Pizzichi (Lega), Gabriele Cecchini e Tiziano Gianfaldoni (entrambi M5S) che in una nota criticano il comportamento del segretario del Pd.
«La dirigente del Partito Democratico locale – scrivono i consiglieri in una nota – nonché dipendente del Comune di Follonica durante la malattia risulta pienamente attiva nella campagna elettorale a favore del sindaco Andrea Benini. La gravità del fatto è che, nel pieno dello stato di malattia, la stessa ha partecipato attivamente alle varie iniziative elettorali che si sono fin qui succedute: è intervenuta tenendo pubblicamente un discorso in occasione della presentazione della Lista Pd, inoltre era presente all’inaugurazione della sede del comitato elettorale Pd-Benini, durante le fasce di reperibilità che devono rispettare i dipendenti pubblici in malattia. Le apparizioni pubbliche che sono avvenute nella fascia oraria in cui il dipendente avrebbe dovuto trovarsi al domicilio, sono ampiamente documentate dalla stampa con foto ed orari reperibili anche sui social».
I consiglieri comunali Gabriele Cecchini, Tiziano Gianfaldoni e Daniele Pizzichi hanno già fatto segnalazione al segretario generale, alla giunta Benini e a tutto il consiglio comunale al fine di accertare i presupposti per i necessari e dovuti provvedimenti a carico della dipendente, anche al fine di rappresentare in tutte le sedi le circostanze riscontrate.
«Onestà intellettuale – scrivono i tre consiglieri -, correttezza morale e buona fede sono i principi cardine di chiunque, partito politico e dipendente pubblico, decida di servire i cittadini. Non è tollerabile una condotta del dipendente pubblico che pregiudicando la sua guarigione e quindi ritardando il suo rientro in servizio, fa gli interessi del partito piuttosto che il suo dovere di lavoratore pubblico. Non è tollerabile che un’amministrazione Pd non sanzioni, ma anzi, abbia un occhio di riguardo per un dipendente che non solo è iscritta al partito ma è uno dei volti principali locali, a cui è permesso di tutto pur di portare voti. Non è tollerabile che il sindaco Benini, l’assessore Giorgieri – che ricordiamo ha la delega del personale – perfettamente a conoscenza dello stato di malattia della “compagna di partito” consentano alla dipendente in malattia di violare la legge».
«Quale credibilità ha un sindaco – concludono -, una lista, un assessore, un consigliere che tollera un tale comportamento? I candidati consiglieri della lista Benini condividono un tale comportamento del loro candidato sindaco o ritengono che sarebbe bene prenderne le distanze»?