FOLLONICA – Alle critiche di questa mattina dei consiglieri comunali Daniele Pizzichi (Lega), Gabriele Cecchini e Tiziano Gianfaldoni (entrambi M5S) al segretario dell’unione comunale Pd si aggiungono quelle del candidato sindaco del centrodestra Massimo Di Giacinto e quelle Fratelli d’Italia.
«A livello personale, ognuno faccia i conti con la propria coscienza e risponda a se stesso sull’opportunità di aver partecipato a un evento politico pubblico mentre avrebbe dovuto rispettare a casa propria le fasce orarie di reperibilità per visita fiscale, essendo in congedo dal lavoro per malattia – afferma Massimo Di Giacinto -. Le cose, però, cambiano (e molto) sul fronte politico e morale. Sì, perché se il dipendente comunale in questione è anche il segretario del Partito Democratico di Follonica e l’evento pubblico è la presentazione della lista Pd a sostegno del sindaco uscente Andrea Benini, allora questa storia riguarda tutti noi cittadini. E ci riguarda ancor di più, visto che a quell’evento hanno partecipato (tra gli altri) proprio Benini e anche Mirjiam Giorgieri, assessore al Personale. Irregolarità che si è ripetuta anche all’inaugurazione del comitato elettorale del sindaco uscente».
«A questo punto, si impone un chiarimento: i vertici dell’amministrazione comunale erano a conoscenza della situazione? E se lo erano, perché non sono intervenuti per impedire quello che appare senza alcun dubbio come un assoluto spregio delle regole che qualunque cittadino è tenuto a rispettare – chiede il candidato sindaco -? In ogni caso, confidiamo che vogliano esprimersi a riguardo e prendano una posizione ferma e netta di condanna contro il comportamento della dipendente e collega di partito, oltre ai provvedimenti previsti dalla legge. In caso contrario, si farebbero portatori di un pessimo messaggio di fronte ai loro concittadini follonichesi: un incomprensibile sostegno all’irregolarità, una evidente complicità con chi non rispetta le regole. Un simile comportamento danneggia il valore-lavoro e tutti quelli che agiscono correttamente. E con quale coraggio, poi, il sindaco e la giunta uscente potrebbero continuare a chiedere la fiducia dei follonichesi per governare? Senza contare poi, a livello politico, l’opportunità del sindaco uscente di farsi sostenere da un partito il cui segretario comunale si è macchiato di una tale responsabilità. Da qualunque parte la si guardi, insomma, questa situazione racchiude il peggio. È l’ennesima dimostrazione di come a Follonica sia necessario – anzi, indispensabile – un cambiamento. Il rispetto delle regole dev’essere cruciale in una società civile, e questo deve valere per tutti i cittadini. Basta con l’arroganza di chi governa da settant’anni e ormai, evidentemente, si ritiene al di sopra delle regole La mia amministrazione comunale è pronta a dare una nuova classe dirigente a Follonica. Ce n’è un gran bisogno».
«Ammiriamo sinceramente l’onestà di Cinzia Tacconi, che dopo gli articoli di stampa dei consiglieri Cecchini, Gianfaldoni e Pizzichi, ammette, in una propria nota stampa, che per tre volte ha violato le fasce di reperibilità per le visite fiscali, derivanti dalla sua assenza dal posto di lavoro per malattia – afferma il circolo di Fratelli d’Italia di Follonica -. Quello che però ora chiediamo con forza all’amministrazione, in seguito a quanto affermato da Tacconi, è che le conseguenze per tale condotta siano trattate con il pugno di ferro. Non vogliamo assistere ad una situazione, per noi vergognosa, come quella che avvenne per i due dipendenti dell’ufficio tributi che si toglievano le tasse da pagare; i quali invece di essere portati dinnanzi all’autorità giudiziaria vennero sottoposti a sanzione disciplinare».
«Per Tacconi chiediamo che sia applicata la sanzione massima prevista, poiché il messaggio che dal Palazzo comunale deve arrivare alla città deve essere chiaro e perentorio: l’amministrazione è granitica di fronte a tali condotte. Sul piano invece prettamente politico delle spiegazioni alla cittadinanza ce le aspettiamo dal sindaco e dall’assessore Giorgieri. A delle domande ci aspettiamo rispondano, una fra tutte: sapevano se Tacconi, che ha il proprio ufficio nel solito corridoio di Benini e Giorgieri, era in malattia il giorno in cui inauguravano la sede del comitato elettorale assieme? Sicuramente una questione politica la vogliamo sollevare, non è il caso che il nostro assessore con delega alle risorse umane faccia un passo indietro e rassegni le dimissioni?».