SEMPRONIANO – «Il bilancio di previsione 2019 è stato approvato nell’ultimo consiglio comunale ma con il nostro voto contrario» a farlo sapere una nota dell’opposizione “Uniti per Semproniano”
«Dopo il Consiglio comunale del 29 marzo – dice il gruppo – quando la maggioranza di centrodestra che amministra Semproniano ha approvato un aumento della Tari di ben il 14%, senza che il sindaco Luciano Petrucci fosse in grado di spiegare i motivi dell’incremento del costo del servizio fornito da Sei Toscana che ha causato l’aumento della tariffa, nel Consiglio comunale del 24 aprile è stato approvato, sempre con il voto contrario dell’opposizione “Uniti per Semproniano”, il Bilancio di previsione per il 2019. Il voto contrario è stato motivato da Alfonso Cavezzini soprattutto per la mancanza di un disegno politico della maggioranza nell’individuazione degli investimenti necessari per continuare ad offrire servizi ai cittadini.
«Infatti – prosegue la nota – mentre per il 2018 l’Amministrazione ha potuto utilizzare risorse derivanti da atti della precedente gestione (vedasi lavori al tetto dell’ex Pieve di Santa Cristina) o da fatti casuali non ripetibili (come i fondi ricevuti dall’Unione dei Comuni come rimborso dell’Iva sui servizi scolastici o come parte dell’avanzo di amministrazione di tale ente), per il 2019 non sono stati previsti investimenti, se non quelli derivanti dagli ipotetici incassi degli oneri di urbanizzazione. Per il lavoro nell’ex scuola di Catabbio, indispensabile per la popolazione della frazione e promesso solennemente in una riunione tenuta dal sindaco Petrucci proprio a Catabbio, è stato previsto un contributo da richiedere al Far Maremma per 100mila euro (tra l’altro non citato nel DUP – Documento Unico di Programmazione), ma non il mutuo degli ulteriori 80mila euro necessari per l’installazione di un edificio prefabbricato».
«Quando il gruppo “Uniti per Semproniano” – conclude la nota – ha chiesto spiegazioni in merito, la risposta è stata che sarà possibile fare poi una variazione di bilancio. Lorenzo Oneto ha fatto notare l’incongruenza nel fatto di prevedere nel DUP 505mila euro per una improbabile riapertura del centro per immigrati di Petrucci chiuso recentemente (che forniva all’Amministrazione comunale un introito netto di circa 20mila euro) e non prevedere invece in Bilancio preventivo un mutuo la cui richiesta o meno dipende solo dalla volontà dell’Ente. Ma forse è proprio qui la chiave della questione: il fatto cioè che la maggioranza non abbia alcuna intenzione di chiedere il mutuo per la struttura di Catabbio (come tra l’altro si è lasciata sfuggire l’assessore Visone, affermando che di mutui si potrà parlare dal 2021) e che della promessa fatta dal Petrucci ai cittadini della frazione resteranno solo le solite “parole al vento”».