BRACCAGNI – Quest’anno, dato che ricorrono i 40 anni da quando siamo stati per la prima volta a cantare il maggio come gruppo di Braccagni, abbiamo deciso di ricostituire la squadra di allora, con qualche nuovo innesto, e di andare a cantare il “maggio” il 30 aprile. Era il 30 aprile 1979 quando un gruppo di ragazzi di Braccagni decise di andare a fare quello che prima di loro facevano i loro genitori, le loro famiglie: cantare il “maggio”. Lo fecero per divertimento e con la gioia giovanile di stare insieme ed inconsciamente, ma con assoluta purezza di animo, accesero una fiaccola che senza soluzione di continuità splende ancora.
Questa allegra brigata giovanile, durante il giro notturno, comprese che il “maggio” era una cosa seria, e decisero che l’anno successivo dovevano fare le cose per bene. Si rivolsero a Silvestro Galli, babbo di due componenti del gruppo Edo e Enrico, il quale chiamò in aiuto un poeta estemporaneo anziano, suo cugino Polido Pandolfi. Salirono tutti su un camion con una grande bandiera italiana e tra il 30 aprile ed il 1 maggio 1980 fu una notte ininterrotta di canti.
Silvestro Galli, seppur minato nel fisico da un male incurabile, cantò tutta la notte, rimanendo il giorno dopo con un filo di voce. A luglio 1980 si svolsero i funerali, con il suo cappello da maggerino sulla bara. Dietro quei ragazzi, che vollero dedicare a lui il nome del nascente gruppo: Gruppo Tradizioni Popolari Galli Silvestro. Dietro questo nome tutto ciò che rappresenta l’amore per le nostre tradizioni, l’umiltà, la semplicità, un vivere le tradizioni popolari non in modo commemorativo.
Dopo 40 anni questi “ragazzi” legati sin da allora da un indissolubile vincolo di amicizia, hanno deciso di tornare a cantare il “maggio”. Hanno fatto le prove nei fondi di allora, rispolverando il cappello ed il bastone da maggerino del tempo, ma soprattutto hanno visto nei loro occhi la voglia ed il piacere di cantare ancora insieme, anche nel nome di Silvestro.
Quindi il 30 aprile ci saranno anche loro a cantare, i fondatori del Gruppo Tradizioni Popolari “Galli Silvestro”, Associazione ancora attiva sul territorio e che ha contribuito nel corso di questi 40 anni a valorizzare questo bellissimo e antico rito della Maremma.
Se oggi il “maggio” gode di popolarità ed interesse, forse in parte lo dobbiamo anche a quei ragazzi che il 30 aprile 1979 si inoltrarono a piedi nella campagna profumata di Primavera di Braccagni.
Questi i nomi di coloro che nel 1979/80 fecero l’impresa, da cui prese vita il “Gruppo” di Braccagni: Santi Cherubini, Sergio Rubegni, Mario Balestri, Claudio Cappuccini, Daniele Saladini, Roberto Fidanzi, Patrizio Galeotti, Fabrizio Fantacci, Roberto Balestri, Alessandro Salvadori, Edo Galli, Enrico Galli, Sergio Fiorilli, Giorgio Mancini, Roberto Bellini, Graziano Vegni, Fabrizio Cencini.
Queste furono le ottave del corbellaio e dell’alberaio:
L’Alberaio
Quest’albero fiorito a primavera
che è simbolo di festa e di coraggio
a tutti quanti da la buona sera
ed improvviso dice ecco maggio
seguitando la festa di bandiera
che a tutti quanti ce lo da coraggio
vedete l’albero gli è pieno di fiori
perché è la festa dei lavoratori…..
Il Corbellaio
Ora canterò io che so l’ovaio,
anch’io la debbo fare la mi’ parte
alla massaia gli frutti i pollaio
ed al capoccia gli mantenga l’arte
tanti quintali vengan nel granaio
vincesse sempre al gioco delle carte
di maggio se ne gira la farfalla
tanti vitelli al capoccia nella stalla.
Così Silvestro Galli viene ricordato oggi dal figlio Enrico:
“Silvestro il nostro babbo si chiamava
e cantare il maggio ci ha insegnato
con il camion del Greco ci portava
per le campagne un tempo passato;
di giorno come un ciuco lavorava
ma il tempo a noi non ci è mai mancato
per questo voglio dire a tutti quanti
la tradizione noi si porta avanti”
Il giro di quest’anno prevede, tra le varie tappe, la partenza alle ore 18 dalle Case Rosse di Braccagni, alle 19 fermata alla Fattoria Grancia, alle 22,30 chiusura del giro all’agriturismo Il Selvello, dove è atteso l’incontro con altri gruppi.