FOLLONICA – Le foresterie del nuovo ippodromo di Follonica saranno confiscate. A dirlo sono i consiglieri comunali di Lega e Movimento 5 Stelle, Daniele Pizzichi, Tiziano Gianfaldoni e Gabriele Cecchini.
«Il Giudice di primo grado – scrivono i tre consiglieri comunali – ha accertato la sussistenza del reato di lottizzazione abusiva negoziale, ancorché prescritto”. A seguito di quanto detto, per la confisca delle foresterie, “trattandosi di contravvenzione, non è necessaria una specifica analisi dell’elemento soggettivo doloso, essendo sufficiente la sola colpa: vi è stata una elusione del vincolo di destinazione sul complesso immobiliare, ascrivibile per forza di cose a comportamento volontario. Deve quindi essere disposta la confisca».
«Così recita in sintesi la sentenza n°6036 della Corte di Appello di Firenze Terza Sezione Penale. Le 167 foresterie del Nuovo Ippodromo sono state così confiscate al patrimonio pubblico: i Cittadini di Follonica, oltre a quanto già subito per la questione Ippodromo, si trovano a dover subire un ennesimo problema».
«Cosa accadrà d’ora in avanti? A chi faranno capo i 14.000.000,00 di euro di mutui gravanti sugli immobili? Gli attuali occupanti le foresterie potranno continuare ad abitarvi? A chi faranno carico le manutenzioni? Quale sarà il loro uso in un prossimo futuro».
«La sentenza descrive quanto accaduto durante gli anni in cui sono state alla guida della Città 4 Giunte di Sinistra capitanate dai Sindaci Bonifazi (ora candidato a Scarlino) fino all’attuale Benini, elencando i reati commessi da sindaci, assessori e consiglieri, ancorché prescritti; la sentenza appone il “sigillo” su quanto le minoranze hanno da sempre asserito in merito a questi fatti, la sentenza mette sotto i riflettori della legge la totale incapacità politico/amministrativa di amministratori succedutisi per un ventennio, nell’aver concepito e portato avanti in modo testardo, ottuso e sciagurato, questa nefasta iniziativa».
«A tutto questo deve aggiungersi il fatto che sono stati spesi centinaia di migliaia di euro in pareri e difese legali, viene tenuta in piedi una convenzione con società morose nei confronti dell’Amministrazione Comunale nonostante accordi sottoscritti, e che non stanno rispettando il piano degli investimenti contenuto nel medesimo accordo».
«E’ difficile ipotizzare un futuro per poter ridare vita a quell’area! 36 ettari inutilizzati ed inutilizzabili: ad oggi l’unica forma di vita è rappresentata da qualche triste cavallo che corre ancora la sua corsa così da permettere alla società gestore di incassare oltre 1.000.000,00 di euro all’anno da cui il territorio non ha nessun ritorno, né occupazionale, né tantomeno economico».