GROSSETO – “La politica faccia il proprio mestiere e agisca nell’esclusivo interesse della comunità, mettendo in salvo la vita degli automobilisti una volta per tutte e garantendo il completamento del corridoio tirrenico” a dirlo è Legambiente che interviene nuovamente nel dibattito sulla messa in sicurezza dell’Aurelia.
“In Maremma – spiega una nota del cigno verde – continua il dibattito sulla Tirrenica e dal Governo centrale purtroppo ancora non arrivano certezze in merito al futuro del nostro territorio. Rimandare la decisione di adeguare l’Aurelia significa continuare a non garantire ai cittadini un’arteria sicura e ciò è assolutamente inaccettabile. Dopo anni di battaglie, è arrivato il momento che le istituzioni prendano una posizione e inizino a ragionare finalmente in termini operativi”.
“La Maremma – ha dichiarato Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente – ha necessità di risposte e queste riposte devono arrivare il prima possibile dal Governo. La Maremma ha bisogno di una strada sicura che completi e renda moderno e sostenibile il corridoio tirrenico e questo non lo chiede solo Legambiente. Sono troppi gli incidenti che avvengono sull’Aurelia per continuare a fare finta di nulla e rimbalzare le responsabilità. E se c’è una cosa che deve essere chiara – ha continuato Gentili – è che l’Aurelia sicura non deve essere considerato un miraggio. Questa strada, con la buona volontà e l’impegno da parte dei governanti, può diventare un’infrastruttura moderna, sicura e funzionale.
“Per questo motivo – ha aggiunto Gentili – è necessario adoperarsi per aprire i cantieri subito, proprio a partire dai pericolosissimi tratti a due corsie, adeguando l’intero tratto dell’Aurelia, e sbloccare un’opera che ormai da troppo tempo attende risposte chiare. Ciò anche a seguito del parere dell’avvocato generale della Corte di giustizia UE di qualche settimana fa in merito all’illegittimità della proroga della concessione data a Sat per la Tirrenica che rappresenta a tutti gli effetti uno stop definitivo della realizzazione di un’opera assolutamente incompatibile sotto il profilo ambientale con il nostro territorio oltre che del tutto insostenibile sotto il profilo economico. Il problema è che, nonostante l’accordo raggiunto da Regioni, Comuni e il Governo che ha preceduto l’attuale per realizzare l’adeguamento della statale Aurelia senza ricorrere all’autostrada antieconomica ed impattante, ancora oggi ci troviamo di fronte ad una situazione stagnante.”
“Apriamo con la massima urgenza un tavolo per lo stanziamento dei fondi – ha concluso Gentili – e per dare seguito all’iter della messa in sicurezza dell’Aurelia: la migliore soluzione per i cittadini che finalmente potranno contare su un’arteria gratuita e sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico. Legambiente chiede con forza al Governo centrale di attivarsi con la massima efficacia, rispondendo all’appello dei cittadini, delle associazioni e delle istituzioni locali. La politica faccia il proprio mestiere e agisca nell’esclusivo interesse della comunità, mettendo in salvo la vita degli automobilisti una volta per tutte e garantendo il completamento del corridoio tirrenico.”