FOLLONICA – Torna a disposizione della comunità l’area del Martellino, in località Campo Moro. Uno spazio riqualificato, grazie alla collaborazione delle Bandite di Scarlino, dove sono stati installati tavoli e panche, giochi per bambini, bracieri e anche un punto acqua.
“Grazie alla riqualificazione di quest’area – ha spiegato Andrea Benini, sindaco di Follonica – i cittadini potranno usufruire di un nuovo spazio attrezzato e confortevole per la sosta e il ristoro. Un progetto di recupero che nasce dal protocollo d’intesa tra il Comune di Follonica e il complesso agroforestale delle Bandite di Scarlino e che restituirà alle famiglie uno spazio all’aperto dove poter fare gite e passare un po’ di tempo libero a contatto con la natura. Dopo aver riqualificato l’area dell’ex canile, siamo riusciti a restituire ai follonichesi anche uno spazio che fino a poco tempo fa era abbandonato e lasciato in disuso”.
“Mi auguro che quest’area – ha aggiunto – sia frequentata e vissuta già a partire da queste feste di Pasqua e proprio per ‘sperimentare’ la sua fruibilità abbiamo deciso di trovarci qua con il vicesindaco Andrea Pecorini, gli altri soggetti partner e molti cittadini. Il nostro impegno per restituire alla città spazi difficilmente fruibili si arricchisce di un nuovo tassello. Spesso pensiamo alla nostra città come schiacciata sul golfo, invece ha un ricco patrimonio boschivo, adatto a passeggiate, itinerari di trekking e mountain bike, che meritano di essere valorizzate come abbiamo fatto con questo intervento: abbiamo dato alla cittadinanza uno straordinario spazio verde attrezzato, che speriamo possa essere fruito fin da subito”.
“Nel nostro progetto, infatti – ha concluso Benini – vogliamo una Follonica animata e vissuta dove la comunità possa incontrarsi non solo per appuntamenti culturali e momenti di confronto, ma anche per occasioni di svago e socializzazione che possano coinvolgere tutte le fasce d’età. L’area, inoltre, si trova vicino alla zona del vecchio cimitero americano: “Ci sono testimonianze fotografiche di quell’area, che poi è stata recuperata, ma ci piace l’idea che questo nuovo spazio di aggregazione sia vicino a un luogo della memoria”.