SCARLINO «In questi giorni purtroppo gli scarlinesi, e non solo, hanno nuovamente sentito parlare di inceneritore: la Regione Toscana ha convocato i sindaci della nostra zona per avviare un nuovo iter relativo all’autorizzazione dell’impianto della piana scarlinese». A parlare è Francesca Travison, candidata a sindaco per la lista “Sarlino può”.
«La politica in questo ambito ha fallito, ha fallito in passato quando il centrosinistra era alla guida della Provincia di Grosseto, ha fallito mesi fa quando la Regione Toscana, amministrata sempre dal centrosinistra, ha nuovamente autorizzato l’inceneritore a riprendere l’attività».
«Le sentenze dei tribunali hanno fermato l’intento degli amministratori regionali, bloccando, pensavamo tutti definitivamente, il riavvio dell’impianto. Adesso però si apre un nuovo capitolo: non bastano più le dichiarazioni del presidente della Regione, Enrico Rossi – che ha sostenuto che l’avvio dell’iter procedurale è solo un atto dovuto perché così impongono le norme ma che la conclusione sarà un no – a tranquillizzare la popolazione, il suo no non dà garanzie al nostro territorio, perché troppo spesso abbiamo dovuto assistere all’ambiguità del centrosinistra, e cambiamenti repentini e inaspettati. Le elezioni comunali di fine maggio obbligano i vertici del centrosinistra a dare risposte a una cittadinanza che da sempre si oppone a quell’impianto, ma di fatto non abbiamo nessuna rassicurazione certa».
«Per questo ho deciso di chiedere agli altri candidati sindaco di Scarlino di firmare con me un documento condiviso nel quale si dichiara apertamente la contrarietà all’inceneritore e l’impegno a contrastarne il riavvio una volta eletti, nel caso in cui si presentasse nuovamente l’occasione di dover riaprire una battaglia che speravamo già finita. Scarlino deve opporsi con forza all’inceneritore, deve farlo soprattutto la politica, assicurando ai cittadini che chiunque andrà a amministrare il Comune lotterà in tutte le sedi affinché si metta finalmente un punto a questa vicenda annosa e complicata. Nel contempo chiedo un impegno per pianificare le bonifiche del territorio, impiegando nelle stesse i dipendenti dell’inceneritore rimasti senza lavoro. L’appello quindi è rivolto a tutti i candidati sindaco, che contatterò personalmente nelle prossime ore per chiedere la loro sottoscrizione al documento contro l’inceneritore di Scarlino».