AREZZO – Nessuna lista di attesa e il paziente è tenuto a pagare solo un ticket pari a 500 euro per accedere alle prestazioni di fecondazione eterologa. Il Centro PMA della Fratta di Cortona, come fulcro della Rete di Procreazione Medicalmente Assistita della Asl Toscana sud est (di cui fa parte anche Grosseto), lavora a pieno regime con già 15 casi di fecondazione eterologa effettuati, senza far aspettare le coppie, con alti livelli di qualità e di assistenza.
Da alcuni mesi, tra l’altro, è possibile ricorrere a gameti (ovociti e spermatozoi) provenienti da Banche estere, grazie ad un bando della Regione Toscana.
“Il 40% delle prestazioni di PMA sono da eterologa e il nostro Centro le offre a carico del Sistema Sanitario – spiega Luca Mencaglia, responsabile della Rete PMA – Alla Fratta c’è l’unico centro pubblico della Sud Est. E’ molto importante che il Sistema Sanitario offra queste prestazioni ai cittadini, non solo da un punto di vista economico, sgravandoli da costi alti, ma anche per la sicurezza delle fonti da cui provengono gli ovociti e gli spermatozoi donati”.
Sono trascorsi cinque anni esatti dal 9 aprile 2014, data in cui la Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del divieto di fecondazione eterologa in Italia, imposto dalla legge 40/2004. Da allora, anche le coppie italiane che non hanno la possibilità di concepire un figlio per motivi legati all’età o a patologie possono ricorrere alla donazione di gameti sia maschili (spermatozoi contenuti nel seme) che femminili (ovociti), anche contemporaneamente (doppia donazione o donazione di embrioni).
Per informazioni sulle attività e i servizi di PMA nella Asl Toscana sud est è possibile fare riferimento al sito www.retepma.it. La rete istituita comprende il Centro della Fratta, che è riferimento aziendale, il Centro all’ospedale di Grosseto per il I livello, e alcuni ambulatori: Campostaggia, Montevarchi, Bibbiena, Arezzo, Nottola e Sansepolcro.