SCARLINO – «Il sindaco di Follonica, Andrea Benini, dà notizia dell’avvio del procedimento di rinnovo dell’impianto di Scarlino Energia, in esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato, da parte della Regione Toscana (a guida Pd) e pronte arrivano le reazioni del segretario del Pd di Scarlino, che ci ricorda che siamo in campagna elettorale» a parlare è il candidato di “Pensiamo Scarlino”, Roberto Maestrini.
«Infatti – prosegue Maestrini – credo sia il primo intervento pubblico sul tema, seguito da interventi di altri esponenti dello stesso partito (a livello provinciale e regionale), critici verso la Regione. Per quanto ci riguarda, nei giorni scorsi ero intervenuto portando la mia solidarietà come candidato Sindaco della lista PensiAmo Scarlino ai lavoratori dell’inceneritore di cui era diventato effettivo il licenziamento. Mi ero spinto oltre con una considerazione, dichiarando che sarebbe stata la prima campagna elettorale in cui il tema dell’inceneritore non sarebbe stato al centro del dibattito, vista la sentenza del Consiglio di Stato sull’impianto».
«Inoltre – aggiunge il candidato – avevo parlato della necessità di sviluppare nuove tecnologie a basso impatto ambientale e della necessità dello sviluppo di processi industriali sostenibili, per non gravare ulteriormente sull’area industriale del Casone già fortemente inquinata. Purtroppo, la giunta del presidente Rossi e i suoi tecnici, giocando anche sulla pelle dei lavoratori (le vere vittime in tutto questo) cercano di far rientrare dalla finestra quello che è uscito dalla porta, in una zona industriale molto complessa ed in cui già agiscono grosse aziende del settore della chimica. Il Consiglio di stato ha sancito l’inadeguatezza dell’impianto, quindi risulta incomprensibile capire il comportamento della Regione».
«La nostra idea di sviluppo è plurisettoriale – conclude Maestrini – legata allo sviluppo sostenibile e alla green economy, per consentire una crescita turistica che non può essere succube di interessi politici regionali, interessati a trasformare l’impianto di Scarlino in un inceneritore al servizio di un territorio molto più ampio per risolvere i problemi di Firenze, che ha cancellato l’inceneritore di Case Passerini. Speriamo che si concluda subito questo scellerato gioco, e che nel prosieguo della campagna elettorale si torni a parlare dei temi che interessano Scarlino e i suoi cittadini, mettendo la parola fine per sempre alla questione inceneritore».