CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Un mare più pulito e con meno plastica. E’ questo l’obiettivo principale del progetto “Arcipelago Pulito” che da oggi vede in prima fila anche il comune di Castiglione della Pescaia e Sei Toscana. Il progetto, che la Regione Toscana ha lanciato la scorsa estate nel porto di Livorno, promuove una corretta gestione dei rifiuti in plastica raccolti dai pescatori durante le loro attività in mare aperto e il successivo smaltimento e avvio a riciclo dei materiali raccolti.
Il progetto assume una valenza ancora maggiore grazie alla recente approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del disegno di legge “Salvamare”. Il decreto, che recepisce e si inspira proprio al progetto “Arcipelago Pulito” infatti, permette finalmente ai pescatori di portare a terra la plastica accidentalmente finita nelle reti senza il rischio di essere imputati per il reato di trasporto illecito di rifiuti, né tantomeno di essere obbligati a pagare gli oneri per lo smaltimento.
Dopo Livorno, anche nel porto di Castiglione della Pescaia si avvierà questo progetto, primo caso in tutta la costa della Toscana meridionale. Sei Toscana posizionerà all’interno dell’area portuale alcuni contenitori per la raccolta specifica e differenziata dei rifiuti plastici e vetrosi raccolti dai pescherecci durante le loro attività in mare. I rifiuti saranno quindi conferiti agli impianti per il loro recupero, assicurando così una gestione corretta e virtuosa.
“Siamo orgogliosi di esser entrati a far parte del progetto, soprattutto perché siamo stati il primo comune italiano ad installare nell’area portuale del capoluogo un’isola ecologica informatizzata ed ecosostenibile per la raccolta dei rifiuti dedicata esclusivamente ai pescatori – commenta Elena Nappi, vicesindaco di Castiglione della Pescaia –. Essere modello di buone pratiche è l’obiettivo che ci prefiggiamo costantemente, specialmente in vista del prossimo G20s delle località turistiche costiere col maggior numero di presenze che si svolgerà nel nostro comune a settembre e che ci darà la possibilità di coinvolgere altri comuni nell’attivazione di questo importante progetto”.
Il Mediterraneo è particolarmente esposto al problema della plastica, in quanto si tratta di un mare semichiuso: si pensa che siano almeno 250 miliardi i frammenti di plastica al suo interno. Nel Tirreno il 95% dei rifiuti galleggianti avvistati, più grandi di venticinque centimetri, sono di plastica, il 41% di questi sono buste e frammenti.
“La nostra società svolge quotidianamente, in accordo con le varie Amministrazioni e secondo programmi concordati, innumerevoli progetti tesi alla raccolta differenziata dei rifiuti, al mantenimento del decoro delle città, ma anche alla pulizia delle spiagge e delle aree verdi – dice Marco Mairaghi, amministratore delegato di Sei Toscana –. L’obiettivo è sempre più quello di essere l’azienda dei Comuni e dei cittadini, a servizio della tutela del nostro importante e prezioso territorio”.