ARCIDOSSO – “Dopo oltre settant’anni in cui il governo locale è rimasto nelle stesse mani, oggi c’è la concreta possibilità di cambiare” Così esordisce il referente della Lega di Arcidosso, Alberto Lazzeretti per spiegare perché il Carroccio abbia scelto la candidatura di Corrado Lazzeroni e non quella di Guendalina Amati.
“Dopo decenni di potere del centrosinistra in Amiata- sostiene Lazzeretti- con molti danni provocati e, soprattutto, assenza di sviluppo per il comune di Arcidosso, siamo in una fase in cui la crisi del Pd ha ridotto le possibilità del sindaco ricandidato Marini di garantire questa continuità di potere”. Qui Lazzeretti ragiona sulle scelte degli altri partiti di centrodestra. “Se è comprensibile – spiega il referente del Carroccio di Arcidosso- che il sistema di potere che ci ha dominati sino ad oggi non sia disposto a lasciare libero il campo è invece incomprensibile l’aiuto che la lista Amati sembra dare alla candidatura del PD”. Una scelta, quella della Amati, che Lazzeretti non condivide e spiega perché. “Rispettiamo ma non condividiamo – spiega il referente leghista- la stelta del rappresentante di Fratelli d’Italia di obbedire ad un ordine di partito e di promuovere una lista politica andando alla conta in vista di un appuntamento così importante. Presentarsi contro la lista Lazzeroni – afferma ancora – significa presentarsi a sostegno di Marini e del Pd”.
Il referente della Lega ha anche un’altra convinzione. “Siamo certi – aggiunge- che gli elettori di centrodestra non disperderanno i loro voti, indirizzandoli verso l’unico progetto politico in grado di scardinare l’attuale amministrazione”. Da qui l’obiettivo che ‘Insieme per Arcidosso’ è in grado di offrire. “La lista civica ‘Insieme per Arcidosso’ – spiega Lazzeretti- si è fatta carico di unire chi vuole cambiare, ha costruito un programma credibile di governo ed ha indicato una candidatura, Corrado Lazzeroni, che garantisce il vero cambiamento amministrativo, come dimostra il suo impegno degli ultimi cinque anni contro le amministrazioni Pd e per un diverso governo del territorio e della comunità”. Insomma per Lazzeretti se si vuole cambiare lo si fa senza accampare improbabili questioni ideologiche solo per giustificare una scelta diversa con il rischio di riconsegnare il potere locale al Pd.
“I cittadini che come noi – afferma Lazzeretti- sono i primi a doversi battere perché ciò non accada. Ci impegneremo per questo nel rispetto delle regole di una battaglia elettorale civile, rispettosa del diritto di tutti i contendenti ad avere le proprie idee anche se diverse dalle nostre, purché sempre e comunque sia garantito a tutti il diritto ad esprimerle. Auspichiamo che i toni restino nei confini di un civile confronto utile e costruttivo. I recenti interventi sopra le righe da parte del rappresentante dell’ultimo raggruppamento politico entrato in lizza – conclude- devono essere l’eccezione e sono motivati da un eccesso di enfasi che non fa bene a nessuno, tanto più se veramente l’obiettivo è lo stesso”.